comune della Valpolicella
11.907 abitanti su una superficie di 20,23 kmq. Ha come frazioni: Pedemonte, San Floriano, Corrubio, Castelrotto e Bure. Il nome "Cariano", che è anche una contrada nei pressi del capoluogo, sembra derivare dal latino tardo Carillianus (= terreno di proprietà di Carillius). Le più antiche tracce della presenza dell'uomo risalgono al Neolitico. Ben documentato e studiato è il villaggio protostorico di Archi di Castelrotto. La zona di S. Pietro Incariano è ricchissima di testimonianze d'età romana. Per la sua particolare posizione al centro della Valpolicella dovette essere anche in antico rinomata zona residenziale. Resti di abitazioni rustiche romane sono stati rinvenuti in località Ambrosan, a S. Floriano, a Castelrotto e in località Quar. Il toponimo Corrubio (da quadruvium = incrocio di 4 strade) e il ritrovamento di un miliare ricordano il passaggio della Via Claudia Augusta Padana o comunque di una sua diramazione. A partire dal X secolo è documentata la pieve di San Floriano; al XII secolo è datata la chiesa di San Martino a Corrubio. La dominazione veneziana moltiplicò l'edificazione di ville signorili. Sicuramente da visitare è Villa Serego a S. Sofia di Pedemonte , realizzata su disegno del Palladio. Interessanti sono poi Villa Fumanelli a San Floriano, Villa Saibante-Monga e Villa Pullè-Galtarossa a San Pietro Incariano, Villa Giona-Fagioli a Cengia. Il dominio austriaco non ha lasciato tracce, mentre il notevole sviluppo economico e industriale seguito al secondo dopoguerra ha raddoppiato la popolazione del comune.
da www.tourism.verona.it
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