sono comuni anche nella Val Pescara, a Serramonacesca, Alanno, Rosciano, Pietranico, Catignano...
In Abruzzo i fenomeni di erosione accelerata del suolo, con particolare riferimento alle forme calanchive, sono largamente diffusi lungo tutta la fascia collinare argillosa. I calanchi sono perciò comuni anche nella Val Pescara, come a Serramonacesca, Alanno, Rosciano, Pietranico, Catignano, ecc., dove costituiscono un altro elemento fortemente caratterizzante il paesaggio collinare. I calanchi ospitano una particolare vegetazione argillofila e debolmente alofila, in stretto rapporto con quella infestante le colture dei prati post-colturali e dei pascoli, nel cui ambito, generalmente, essi si trovano. La vegetazione più caratteristica si insedia sulle ripide pareti calanchive, che consentono la vita a poche specie tolleranti l’elevata aridità del suolo, derivante dal particolare comportamento colloidale delle argille e dalla presenza dei sali di sodio. Questa vegetazione è costituita da una peculiare associazione in cui sono presenti l’agropiro pungente (Elytrigia atherica), il carciofo selvatico (Cynara cardunculus) e l’astro spillo d’oro (Aster linosyris).
Alla base dei calanchi il ristagno d’acqua favorisce l’affermazione della tossilaggine (Tussilago farfara). Ampie superfici, nelle aree meno acclivi, sono colonizzate da compatti popolamenti di canna di Plinio (Arundo pliniana). Le pendici collinari sono, infine, tappezzate dalla preziosa sulla (Hedysarum coronarium), ottima leguminosa foraggera, che a primavera riveste con l’intenso rosso delle sue infiorescenze le superfici erose delle argille, conferendo ad esse un’inconfondibile e gradevole fisionomia. www.provincia.pescara.it
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