un centro storico intricato da vicoli, scalinate, piazzette, angoli pittoreschi
Nel popoloso e caratteristico paese, considerato ormai quasi estrema periferia di Pescara, qualche storico individua - per i pochi resti romani ancora visibili sul colle principale e soprattutto alla luce dei reperti archeologici ritrovati nei secoli passati - la città vestina di "Àngulus" (per altri è piuttosto Castel Sant'Angelo l'erede di tale insediamento).
Il centro storico è un intrico di vicoli, scalinate, piazzette, angoli pittoreschi che rimandano alla presenza, nei secoli passati, di una vivace comunità, come del resto attestato anche dal prezioso Catasto preonciario del 1645. Esso si sviluppa tutto entro la cerchia delle case-mura da largo della Porta a piazza D'Albenzio, sulla quale prospettano gli edifici antichi del paese. A Spoltore, dal 16 al 30 agosto si svolge l'ormai famoso e seguitissimo Ensemble di teatro, musica e balletto, che richiama i migliori artisti italiani e stranieri. Il paese conserva però anche molte tradizioni popolari.
La domenica di Pasqua si ripete un'antica forma di rappresentazione sacra: l'incontro della Madonna con il Cristo risorto. Dopo la messa di mezzogiorno, seguendo percorsi diversi, convergono, nei vicoli che si aprono sulla piazza principale, le statue della Maddalena di S. Giovanni evangelista, della Madonna e del Salvatore. La Maddalena incontra per prima Cristo risorto e dopo averlo salutato corre ad avvertire, sull'altro lato della piazza, S. Giovanni; insieme si recano a salutare Gesù subito dopo dalla Madonna che appare su un altro lato tutta coperta di gramaglie. La scena si ripete per tre volte, fino a quando la Vergine avanza verso Gesù e lo incontra in mezzo alla piazza: tra lo scoppio dei mortaretti e un volo di colombi si libera del velo nero, apparendo splendidamente vestita di bianco. La rappresentazione si conclude con la folla che riaccompagna le quattro statue fino in chiesa. Ma i festeggiamenti continuano, soprattutto dopo la pausa del pranzo, sullo spiazzo antistante alla chiesa del Convento, dove i giovani amano ritrovarsi per giocare allo "scocchio", ovvero a tuzzare le uova sode e colorate; vince chi riesce a mantenere sano il proprio.
da www.provincia.pescara.it
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