fin dall’antichità al centro di aspre contese
Pontremoli è situata nella parte più settentrionale della toscana, al confine fra Emilia e Liguria ed occupa il centro di un’amena conca formata da colline e verdi montagne nella quale confluiscono, la Magra e il Verde. Per il suo ruolo di importante nodo viario per le comunicazioni tra il nord e il centro della penisola, fu fin dall’antichità al centro di aspre contese. Chi discende dal passo della Cisa entra in Pontremoli dalla porta di Sommoborgo o porta Parma; l’arcigno portale immette nella parrocchia di San Niccolò. Da qui, si scende alla piazza del Duomo, dove si trovano il palazzo vescovile e l’imponente facciata in marmo bianco della Cattedrale. Sede vescovile dalla fine del Settecento, Pontremoli ha una forte tradizione religiosa. Dall’alto sovrasta il Campanone, la grande torre campanaria e simbolo di Pontremoli; esso è segno di pace e fu costruito rialzando la torre medievale di Cacciaguerra, voluta da Castruccio Castracani degli Antelminelli nel 1322 per cacciare la guerra tra guelfi e ghibellini pontremolesi. A sud si stendono l’attuale piazza della repubblica e la parte ghibellina di Pontremoli. Sulla piazza si affacciano l’elegante porticato del Comune, il palazzo della Pretura, il raffinato barocchetto di palazzo Pavesi e casa Bocconi. In questa piazza ogni anno si proclama il vincitore del prestigioso Premio Bancarella. Alla confluenza dei due corsi d’acqua, si erge l’agile torre con la porta del Casotto; la torre controlla il ponte che conduce fuori dal centro storico verso la Caldana e guarda il fiume Magra che va verso il mare. Poco lontano, l’imponente torre medievale di Castelnuovo e la chiesa settecentesca di Nostra Dama.
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