nasce come presidio militare dell'antica Roma
Piacenza è una delle maggiori città della Pianura Padana. Sorta come presidio militare dell'antica Roma quale baluardo di confine sul Po contro le invasioni galliche, le fu per la prima volta dato il nome di Placentia. Saccheggiata, e parzialmente distrutta durante la prima guerra Punica, riacquistò potere con la costruzione della Via Emilia. All'epoca di Augusto, Piacenza, insieme a Cremona, è la città più celebre dei dintorni del Po. All'inizio del IV secolo, con la figura di Antonino (centurione romano perseguitato da Diocleziano), appare per la prima volta a Piacenza il Cristianesimo. Sede di un ducato longobardo, Piacenza sviluppa i suoi destini con i Franchi. Nell'885 si innalza nella città la nuova cattedrale dedicata a S. Savino.
Un secolo più tardi, attorno al Mille, mentre si afferma l'impero romano-germanico, si hanno i vescovi-conti, dando quindi vita alle nuove classi sociali: cittadini e feudatari rurali che si uniscono nel governo della città. Nel 1095 Papa Urbano Il lancia la prima crociata per liberare la Terra Santa e vi partecipa anche il vescovo Aldo il quale nel 1122 da inizio alla costruzione dell'attuale Duomo. Nel XII e XIII secolo Piacenza sotto la spinta di un vigoroso individualismo comunale, diventa uno dei più ricchi ed influenti comuni della regione padana in concorrenza con Pavia, Parma e Cremona. Prevalgono le famiglie degli Scotti e dei Pallavicino e successivamente quelle degli Scoto e dei Visconti. Nel 1254 viene creata un'area monetaria comune comcomprendente numerose città della Padania con l'emissione di una moneta d'argento: il "Grosso". Parallelamente, guelfi e ghibellini si alternano nella lotta tra papato e impero. Il duca Gian Galeazzo nel 1391 riforma lo statuto della città trasferendo a Piacenza l'Università di Pavia. Succedono al dominio della città gli Sforza, Luigi XII re di Francia, Papa Leone X. Nel 1545 Pier Luigi Farnese, figlio di Papa Paolo III, fu nominato Duca di Parma e Piacenza; due anni dopo venne ucciso ma i Farnese rimangono fermamente al potere fino al 1731. Dal 1732 al 1859 regnano i Borboni, con Don Carlo figlio di Elisabetta, poi Filippo e Doti Ferdinando.
Nel 1802 la città viene annessa all'impero francese di Napoleone che rende obbligatoria la coscrizione militare ed invia giovani in divisa francese a combattere la battaglia di Spagna, Germania e Russia. Nel 1816 la duchessa Maria Luigia d'Austria inaugura il suo regno illuminato da opere urbanistiche, culturali ed artistiche. Con il Plebiscito del maggio 1848, Piacenza si unisce al Regno Piemontese divenendo Primogenita d'Italia. Durante la seconda metà del secolo XIX e nella prima dei XX Piacenza vive un notevole sviluppo economico grazie a varie iniziative imprenditoriali che permisero la nascita di nuovi laboratori, fabbriche, imprese commerciali e una percentuale sempre più elevata di aziende agricole. Ciò non ha tuttavia stravolto le caratteristiche dell'ambiente piacentino e dei suoi abitanti: la pianura ed i più grandi centri urbani hanno conservato il proprio operoso panorama, mentre la collina e la montagna non hanno perso quegli aspetti naturali ed ambientali che fanno del piacentino una delle zone appenniniche più apprezzate e frequentate.
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