Montecorvino Pugliano

Montecorvino Pugliano

sui Monti Picentini

Oltre che geologicamente Montecorvino è interessante anche per le sue antichissime origini.
Fin dagli inizi dell’VIII secolo a.C., Montecorvino è stata abitata da popolazioni caratterizzate da una cultura comune ed omogenea, uguale a quella delle altre genti poste sulle alture collinari dell’alto corso dei fiumi Ofanto e Sele.
Infatti, proprio da Montecorvino Rovella, sui monti Picentini, provengono i ritrovamenti riferibili a questa cultura, chiamata di "Oliveto-Cairano" dal nome delle due località dove sono state condotte le prime esplorazioni archeologiche. L’immagine che risulta, da testimonianze provenienti da corredi tombali, è quella di una comunità legata ad una economia povera che nel corredo funebre depone gli oggetti essenziali: una brocca e una tazza ai piedi del morto, oltre a particolari oggetti tipicamente maschili e femminili.
Montecorvino, deve la sua fondazione ed il suo sviluppo ai Picentini che obbligati ad abitare "vicatim et per pagos" cercarono di prendere le alture.
Essi, situatisi dapprima sulle vette dei monti e nei luoghi più difficili ad essere sorpresi, incominciarono ad edificarsi delle abitazioni e, siccome non potevano formare una città cinta di mura, costruirono le case in molteplici gruppi, distanti gli uni dagli altri, ma che tutti, in complesso, chiamarono Montecorvino.
Le interpretazioni della parola Montecorvino sono diverse, ma quella più rispondente risale al "Bilotti" (vedi nota N°1 in fondo al testo) secondo il quale l’appellativo fu dato dai semiti a causa del particolare carattere vulcanico del territorio che presentava fenditure e screpolature con esalazioni di gas. Acque sulfuree e mofete si trovano ancora oggi nel comune di Montecorvino Pugliano. Il luogo fu, per questo, denominato "Mons e Chorak" che significa "Ardore" cioè fuoco e quindi in origine terra vulcanica.
Nel 201 a.C., Picenza venne rasa al suolo dai Romani e l’Agro Picentino divenne disabitato come del resto tutte le zone pianeggianti della Campania. A questo si aggiunge anche che per l’intasamento di naturali vie di scolo delle acque, l’agro divenne sede di acquitrini e malaria e perciò inadatto alla vita. Fu proprio questo il periodo in cui si formarono i paesi sulle colline tra i quali: S. Tecla, Pugliano, Faiano, Torello, Rovella, S. Martino. Anche le scorrerie che i Saraceni portarono nei primi secoli del 1000, contribuirono all’esodo della popolazione dalle zone pianeggianti.
Il nome di Pugliano che risale al 799 come indicato in un atto di compra di terra "in loco laneo in pertinentis Montis Corbinis" (ind.Perg.cac.) indica una piccola strada, anticamente chiamata "via Piana", luogo dove successivamente si è sviluppato il centro abitato. Il nome di Montecorvino è presente in molti documenti antichi sia per quanto riguarda l’esistenza di chiese, alcune dedicate ai Santi che ancora oggi si venerano, sia per la sua partecipazione a fatti d’armi in difesa del territorio comune.
Prima che avvenisse la divisione del1820, Pugliano formava un unico comune con Rovella col nome di Montecorvino. Il comune era il secondo dopo Salerno per grandezza ed importanza. Si estendeva dai monti al mare, aveva per confini il fiume di Battipaglia e quello di Pontecagnano. Nel 1494 Montecorvino si schierò in difesa del re Alfonso I d’Aragona contro gli Angioini e ne determinò la vittoria. Per riconoscenza Alfonso II d’Aragona conferì il titolo di barone del regno a 23 famiglie, 16 di Rovella e 7 di Pugliano. I titoli furono confermati dal re Ferdinando il Cattolico nel 1509 e Carlo V ne riconobbe i privilegi nel 1536. Purtroppo Montecorvino venne venduta varie volte e sempre si riscattò con grande sacrificio di tutti i cittadini. Nel 1820, per ragioni politiche ed economiche, i cittadini di Pugliano chiesero al Re di Napoli di volersi separare da Rovella. Si formò così il Comune di Montecorvino Pugliano con 10 casali aventi S. Tecla per capoluogo. La sua superficie era di tomoli 8998. Aveva una popolazione di 3700 abitanti. Montecorvino Pugliano partecipò attivamente alle sommosse per ottenere la Costituzione nel corso del 1820 e 1848. Pugliano era sede di fazioni politiche opposte a quelle che erano radicate in S. Tecla per cui si contendevano animatamente i posti di maggiore responsabilità nell’amministrazione comunale.
Nel 1907 il Comune fece progettare la condotta dell’acqua potabile dalle sorgenti del CANTRAFO di Montecorvino Rovella per le frazioni di Pugliano e S. Tecla, che si rifornivano da pozzi. Nel 1911, con un decreto Regio, avvenne la separazione dei comuni di Montecorvino Pugliano e Pontecagnano-Faiano (18 giugno).
Il Comune di Montecorvino Pugliano rimase ristretto alle sole frazioni di S. Tecla, Pugliano, Gallara, Torello, Pagliarone e S. Vito con una popolazione di poco superiore ai 3000 abitanti. Il Comune di Montecorvino Pugliano ha ora una estensione territoriale di km. 28.72 con una popolazione di 7.480 abitanti.

a cura degli alunni della locale Scuola Media

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Comune di Montecorvino Pugliano