Masserie a Ginosa

Masserie a Ginosa

veri e propri Castrum fortificati

Con la progressiva diffusione sul territorio delle città greche, etrusche e poi romane, si sostituisce all’antico sistema a campi ed erbai, una nuova forma di organizzazione delle terre, consistente nella distribuzione dei terreni ai coloni. L’agricoltore sente così il bisogno di riparare il bestiame, se stesso e la sua famiglia costruendo un modesto fabbricato nella sua proprietà.
Con il crollo dell’Impero Romano d'Occidente, il territorio italiano subisce le prime forme di vandalismo: terre deserte città abbandonate, campi saccheggiati. Sorgono così, le Masserie, veri e propri “Castrum” fortificati dotati di torri interne, corti e muniti di sistemi di difesa. Ubicata su una delle ultime emergenze collinari che delimitano la Piana di Metaponto, la Masseria Girifalco, ha da sempre svolto un’importantissima funzione di controllo delle vie commerciali che collegavano il Metapontino con le aree interne del Materano e della Puglia. Sviluppatasi intorno alla torre normanna, la masseria immersa in un grande bosco ricco di paludi, fu meta di caccia preferita delle nobili famiglie del tempo. Il sito è legato a numerosi eventi storici, ultimo tra i quali un sanguinario scontro tra la Guardia Nazionale e i briganti, nel periodo dell’Unità d’Italia. Altre masserie di rilevanza storico architettonica sono: Masseria Torre Nuova e Masseria Miani, sviluppatesi intorno alle cinquecentesche torri di avvistamento, la grande Masseria Strada, l’ottocentesca Masseria Dell’Osso e Masseria Tarantini.

da www.ginosa.net

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