con vecchie case rustico-signorili
Molina, posta allo sbocco della Val Cadino, era famosa per le numerose segherie "veneziane" che segnavano la grande quantità di legname prodotto dalle estese foreste che la circondano. Su di una casa, situata all'inizio occidentale del paese, un moderno affresco di G.B. Daprà ricorda il grave episodio di rappresaglia accaduto il 4 maggio 1945 a seguito del quale furono bruciate 18 case a Molina e 10 a Stramentizzo da formazioni naziste. Nei dintorni è da visitare il Doss Zelòr, colle ad est dell'abitato di Castello, sede di castelliere preistorico, dove nel 1948 si rinvennero vasi fittili dell'epoca del Bronzo ed oggetti della seconda Età del Ferro.
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