Le crete: Borgo di Asciano

Le crete: Borgo di Asciano

vegetazione boschiva, coltivazioni, borghi rurali di memoria storica

Non c'è fotografo, cineamatore o artista che non sia rimasto incantato dai calanchi e dalle biancane e dallo splendore solare e terribile delle Crete, superbe e cangianti, color viola o d'oro, a seconda delle stagioni, ravvivate dalla composta eleganza dei poderi lungo le vie del crinale e dal rosso dei mattoni dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, vero centro spirituale di questa terra così civile e così selvaggia. Un luogo in cui l'arte e la fede si fondono idealmente dando vita a importanti rappresentanze come il grande chiostro affrescato dal Sodoma e dal Signorelli e l'incomparabile coro ligneo intarsiato da Giovanni da Verona. A dominare questo paradiso è l'ameno borgo di Asciano, luogo di importante memoria storica che nel corso dei secoli ha pagato col sangue la propria fedeltà a Siena. Lambito da un Ombrone ancora acerbo, il paese custodisce tesori inattesi quali l'elegante basilica minore di Sant'Agata, la romanica chiesa di S. Francesco, il museo d'arte sacra, il nuovo museo Cassioli d'arte dell'800, la magnifica fontana quattrocentesca di Piazza del Grano e il bellissimo pavimento tardoromano.

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