spiccano il Percorso Museale Monumentale Sehuiense di Ardasai e l'edificio sacro preistorico di Domo de Orgia
Orroli vanta un'attrattiva archeologia di eccezionale interesse, il nuraghe Arrubiu, uno dei maggiori dell'isola. La torte centrale, che misura 16 m di altezza, è circondata da ben cinque torri minori, tra le quali si apre anche un cortile interno; intorno ancora un antemurale con altre otto torti, più ampie muraglie di difesa e un villaggio che fu abitato sino all'epoca romana. Di Villanovatulo, già dalla prima metà dell'Ottocento, Alberto Della Marmora osservava che la regione è punteggiata da «cime dalla forma di fortezze naturali, alcune delle quali coronate da nuraghi»: e «il più notevole fra di loro, che domina tutti gli altri, è il nuraghe Adoni, che svetta sulla foresta e si riconosce da lontano per un gruppo di elci da cui è circondato». Interessato di recente da alcuni scavi il monumento, che si trova a breve distanza dal paese, inserito in un parco comunale di 180 ettari, presenta struttura polilobata, costituita cioè da una torre centrale e da altre quattro minori che la circondano; nella parte nord resta un tratto di fortificazione ad antemurale, mentre a sud sono state messe in luce parte delle capanne che dovevano costituire un villaggio di discrete dimensioni. A Esterzili un motivo di grande interesse archeologico si trova alle pendici del sovrastante monte Santa Vittoria (m 1212): si tratta dell'edificio sacro preistorico noto come Domo de Orgia, che è stato riportato di recente alla luce in tutte le sue strutture: di forma rettangolare, ovvero a mègaron, sul modello probabilmente di analoghi edifici greci, ha restituito alcuni bronzetti. In questo territorio, nel luogo in cui si stendeva un insediamento romano, è stata rinvenuta una tavola bronzea del 69 d.C. {oggi al Museo nazionale di Sassari) con la quale si tentava di porre termine ai contrasti tra i pastori della montagna e gli agricoltori della pianura. Seui vanta due nuraghi di notevole importanza. Il primo, denominato Ardasai, è parte integrante del Percorso Museale Monumentale Sehuiense: formato da massi calcarei dal taglio piuttosto regolare, domina dall'alto di uno zoccolo roccioso il pianoro sottostante, e serviva evidentemente per il controllo del passaggio del Flumendosa. Ha la struttura monotorre caratterizzata tra le altre cose da un possente rifascio perimetrale aggiunto già in epoca antica. Anche il nuraghe Cercessa è calato in un paesaggio di grande importanza naturalistica come l'oasi di Montarbu. Monotorre, tutto in pietra di scisto, domina sulla valle del fiume San Girolamo ed è sovrastato dalla falesia di Genn' e Acca.
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