la lavorazione del rame
L'area che circonda Fisciano, un piccolo paese della valle dell’Irno, vanta antichissime tradizioni nella lavorazione del rame e delle sue principali leghe. I suoi opifici, apprezzati e conosciuti sin dal Medioevo per la pregevole qualità dei suoi prodotti, la resero famosa in tutta la penisola, tanto da essere considerata uno dei maggiori centri artigianali della lavorazione di questo metallo. Moltissime famiglie dell’epoca, con le loro piccole imprese artigianali, vivevano lavorando il rame, un mestiere tramandato con tanta fatica e con straordinario talento da padre in figlio e che diede un notevole impulso allo sviluppo e al benessere di Fisciano. Inizialmente la produzione locale, pazientemente ottenuta dai valenti maestri ramari, era costituita da caldaie e pentolame per uso domestico, da serrature a chiavistelli, da bilance a stoviglie in genere, nonché dalle famose armi di Lancusi. Successivamente, grazie alla bravura e alla fantasia di alcuni ramari, i più noti erano quelli appartenenti alla famiglia Celentano, la lavorazione del rame comincio ad assumere, con la realizzazione di oggettistica e di lavori ornamentali, i caratteri di un vero e proprio artigianato artistico. Il capostipite della famiglia, Giuseppe Celentano, realizzando, a Penta, la formula della patinatura a fuoco che riportava sui manufatti la caratteristica patina dei reperti archeologici bronzei etruschi e pompeiani, divenne famoso in quasi tutto il mondo. La lavorazione originale del rame è rimasta pressoché immutata nel tempo; l’artigiano, che si costruisce da solo i propri utensili da lavoro, utilizza tecniche semplici adoperando l’abilità delle mani e la sua fantasia. In ciascuna opera realizzata si può cogliere l’abilità nell’uso degli attrezzi, la giusta dose di esperienza e soprattutto l’interpretazione personale dell’artista. Questo è il motivo che distingue il prodotto artigianale da quello ottenuto da lavorazioni in serie, in quanto ogni manufatto è unico nel suo genere, ogni oggetto è diverso dall’altro. Purtroppo oggi, a Fisciano e in particolare nella frazione di Penta, l’artigianato del rame è quasi del tutto scomparso. Solo Angelo e Vittorio Villari, maestri dell’arte cupra e discendenti di Giuseppe Celentano continuano, con grande volontà e per tradizione di famiglia, a svolgere questo mestiere utilizzando le tecniche tramandate dai loro avi. E’ opera dell’arte della bottega Villari il portale della chiesa dell’Annunziata realizzata alcuni anni fa nel centro storico di Salerno. C’è comunque rammarico nel vedere scomparire un’arte con radici secolari che ha dato lustro alla nostra provincia Ci si augura che gli enti locali e regionali comprendano l’importanza di contribuire alla riscoperta e alla valorizzazione di tali tradizioni che, peraltro potrebbero dare un contributo, seppure limitato, ai problemi dell’occupazione.
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