testo a cura degli Arch. Giacomo Bessio e Stefano Raybaudi Massilia
Progettare e realizzare il Bioparco è un impegno enorme che cerchiamo di assolvere nel migliore dei modi. Tale impegno è il nostro obiettivo nei confronti della Città di Roma, dei suoi cittadini, ma soprattutto nei confronti degli animali presenti. Il Bioparco di Roma, come molti sanno è ubicato nel mezzo di Villa Borghese nel cuore di Roma.rnL'area, già ricca di reperti archeologici, nel 1911 divenne la sede del Giardino Zoologico di Roma. Hagenbeck disegnò le linee guida dell'assetto urbanistico dei primi 12 ettari ed i primi exhibit con edifici e scenografie suggestive che ancora oggi si possono ammirare.
Nel 1933 De Vico completò il piano con l'area ampliamento di altri 5 ettari.
Progettare oggi nel Bioparco significa intervenire con risorse avanzate che la moderna tecnologia propone. Un esempio? Vedere gli animali non più in gabbia ma in ampi e liberi spazi. I nuovi exhibit devono tener conto però dei numerosi vincoli legati a questo sito.
Alcuni vincoli sono di carattere volumetrico, altri paesaggistico e non ultimi, quelli di carattere zoologico.Infine, vi sono quelli, più importanti che il progettista porta nella propria coscienza di architetto. L'esito finale di un buon progetto deriva dalla perfetta simbiosi tra i nuovi spazi ideati,pensando, per esempio, al benessere degli animali ed all'emozione del pubblico che li osservarncon l’analisi ed il superamento dei vincoli analizzati.
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