Chiese e villaggi a Ginosa

Chiese e villaggi a Ginosa

le località di Rivolta e Casale

In generale, con il nome di Rivolta s'intende tutta la località, abbracciante quindi non solo il villaggio vero e proprio, ma anche tutto il tratto dell'alveo e il greppo prospiciente (sinistro), sul quale si trovano molte altre grotte trogloditiche e anche alcune importanti chiese, come quella di Santa Sofia e Santa Barbara.
Il Villaggio vero e proprio, visto di fronte, da una certa distanza o dal margine superiore del greppo sinistro, appare come un fantastico e suggestivo complesso di fiori, regolari e irregolari, più o meno grandi, di aspetto non uniforme, che rappresentano gli ingressi di altrettanti abitazioni trogloditiche.

Considerando il gran numero di chiese e di grotte - cripte che ancora oggi si possono - se non tutte - individuare, dobbiamo dedurre che il passato di Ginosa che è fondamentalmente un passato "in gravina", è stato caratterizzato da un eccezionale sviluppo della religiosità.
Difatti, negli scritti antichi, per quel poco che si può trovare, sono riportati elenchi di chiese che, con variazioni nelle varie epoche, enumerano decine di chiese e grotte destinate al culto, tanto che, nella fascia di un paio o poco più di chilometri di gravina, ne funzionarono quasi una quarantina.
Delle chiese ancora individuabili se ne rilevano alcune della località Casale (San Leonardo, Chiesa Dominica, San Vito Vecchio, SS Medici, Cenobio dei Tre Archi), e altre del Villaggio Rivolta (Santa Sofia, San Bartolomeo, Chiesa con Arco Arabo, Chiesa e capanna, Chiesa a volta ugiva, Santa Barbara).

La Chiesa di San Leonardo appartiene al primo tipo di chiesa rupestre distinto da Medea, poichè è a pianta semplice e quadrangolare con il soffitto rozzamente sbozzatoa simulare una copertura a capanna. Alla sinistra un piccolo ambiente adibito a sacrestia è stato in seguito murato con un vano d'ingresso ad arco. Una subsellia percorre per intero le pareti, compresa quella di fondo che accoglie un altare settecentesco. Una finestra che affaccia sulla Gravina è disposta difronte all'altare e un'acquasantiera di foggia romanica è abbandonata sul pavimento. Nella cripta vi è un affresco con tre figure di cui quella al centro è il Cristo che ha alla destra la Madonna e alla sinistra un santo, forse San Leonardo.
La Chiesa di Santa Sofia si presenta a pianta semplice e quadrangolare sottolineata da subsellia. Un arco ribassato funge da ingresso, dove si apre un vano di porta in muratura che da in un ambiente angusto, probabilmente adibito a sacrestia. Nella nicchia centrale vi è ricavato un sedile formato da un piano sostenuto da tre sporgenze ed in ognuna di quelle laterali una finestra cieca.

da www.passiochristi.net

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