il rosone è uno degli esemplari di maggior pregio del romanico-pugliese
Bizantina la fondazione della Chiesa di San Domenico Maggiore, su un insediamento neolitico del IV millennio, popolato anche nei secoli VII-VI a.C. Ricostruita nel 1302, lo schema generale è romanico, ma è già interessata dalla verticalità e dalla ricercatezza del primo gotico. Slanciata è la sobria facciata, con coronamento cuspidale e portale a sesto acuto. Ma è il rosone a catturare lo sguardo di chi giunga in città dal Mar Grande o da Porta Napoli, uno degli esemplari di maggior pregio del romanico-pugliese. Gotico è l'esile e slanciato campanile. Dal doppio scalone d'età barocca, quando la chiesa fu ingrandita ed abbellita, alla mezzanotte di ogni Giovedì santo esce in processione la Statua della Madonna Addolorata. Accanto alla chiesa è l'omonimo grande Convento. All'interno a croce latina, con un'unica grande navata sul cui fianco sinistro si aprono quattro Cappelle cinquecentesche, La quarta è dedicata all'Addolorata, con altare in marmi policromi. Tra i bei dipinti (secc. XVII-XVIII) che le adornano, Madonna e Sante domenicane di Leonardo Olivieri e Circoncisione di Marco Pini.
da www.provincia.taranto.it
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