allo sbocco del torrente omonimo in una piccola insenatura della costa
Da Bogliasco la costa inizia a descrivere quell’ansa che poco dopo è conosciuta sotto il nome di Golfo Paradiso. Alta e dirupata, con le colline che si tuffano in mare e paesaggi selvaggi e seducenti, ha sempre attratto l’uomo che, se non ha potuto insediarsi sul litorale, ha scelto i colli e le alture per stabilirvi la propria dimora. E’ il caso di Sori, tipico borgo marinaro ligure situato allo sbocco del torrente omonimo in una piccola insenatura della costa. Capreno, Teriasca e gli altri centri si trovano all’interno, sui fianchi della valletta del torrente Sori. Il toponimo ha origine secondo alcuni studiosi dall’alterazione del termine “Saoli” o “Sauli”, a sua volta derivante dal latino “Saulum”, secondo altri dal greco “Soros”, correlato al fatto che in questa valle si sarebbe trovato un insediamento di coloni provenienti dalla Focide, regione della Grecia centrale. Il paese fu sottoposto alla giurisdizione dei vescovi di Milano, e dal 1190, a quella di Genova. Grande rilevanza per il paese assunse la costruzione nel1864. La realizzazione del tratto ferroviario, che incrementando i collegamenti, favorì l’afflusso di un maggior numero di turisti che giungevano a Sori per godere delle sue bellezze e del suo clima saluberrimo. Numerosi sono gli edifici religiosi del paese che meritano una visita. Antichissimo il primo nucleo della Chiesa di Santa Margherita e della Chiesa di Sant’Apollinare (iniz. XII sec.). Allo stesso periodo risale la costruzione della Chiesa di San Bartolomeo, l’interesse artistico della quale è concentrato sullo splendido trittico di scuola genovese del ‘600. Edificato nel 1509 per contenere un quadro della B.V., acquistato in oriente da Gerolamo Stagno, navigatore sorese, è il Santuario N. S. delle Grazie. La figlia dello Stagno, sordomuta dalla nascita, acquistò la parola dopo che le apparve in sogno la Madonna raffigurata in quel quadro. La sacra effige fece anche parte del bottino dei pirati nel 1584, in seguito miracolosamente ritrovata sulla spiaggia. Con il passare del tempo l’edificio si arricchì di quadri e statue donate dai devoti cittadini e di numerosissimi ex voto che si possono osservare appesi alle pareti. Con la principale funzione di assistere i marinai o le vedove dei naviganti periti durante i loro viaggi, fu edificato l’Oratorio di S. Erasmo; per accogliere e ristorare i pellegrini di passaggio nacque invece l’Ospedale di S. Cristoforo. Alle porte del paese, sulla Via Aurelia, è la Chiesa di S. Rocco che dalla sua collina domina tutta la baia. All’interno troviamo dipinti di pregevole fattura raffiguranti la Vergine e S. Rocco e la Madonna bambina. Nella vicina frazione di Capreno di un certo interesse è l’Oratorio fondato nel 1550 dalla Confraternita dei Disciplinanti e intitolato alla Natività della Madonna. Tra le manifestazioni ricordiamo la festa patronale della Madonna delle Grazie, il 15 agosto, e della Patrona Santa Margherita d’Antochia il 20 luglio.
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