tranquilla località balneare della Liguria
Da Sori la costa prosegue precipite, addentrandosi nel Golfo Paradiso fino all'insenatura di Recco. Abitata anticamente dall'originaria tribù dei Casmoriti, Recco divenne un importante castrum lungo la tortuosa Via Aurelia dopo la conquista da parte dei romani, che la battezzarono Ricina. Nell'Altomedioevo, con Rapallo, Uscio e Camogli, costituì una delle famose quattro Pievi assegnate in dotazione dal vescovo di Genova a quello di Milano, profugo nel capoluogo ligure. Strettamente legata alle vicende della Repubblica di Genova, Recco mantenne sino al 1880 un'importante attività cantieristica navale, riconvertendosi poi ai traffici mercantili; dopo il Trattato di Vienna divenne capoluogo di importante Emendamento con giurisdizione fino a Nervi. Dopo la rapidissima ricostruzione del secondo dopo guerra, quando l'abitato fu completamente raso al suolo, Recco iniziò la sua fase di ascesa nel settore turistico locale, acquisendo servizi e trasformandosi poco a poco in un florido e vitale centro commerciale. Vantando un'affermata tradizione sportiva, il nome di Recco è noto oggi soprattutto per la sua forte tradizione gastronomica con oltre duemila posti a tavola nei numerosi ristoranti che servono le specialità della cucina ligure e locale. L'aspetto artistico monumentale suggerisce una visita alla Chiesa della Madonna del Suffragio, con facciata e campanile neoclassici e interno ornato di pregevoli decorazioni e stucchi del Settecento; alla Chiesa di S. Francesco, rifatta dopo la guerra con fabbrica originaria cinquecentesca; alla parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Bono, ricostruita nel 1951 sulla preesistente chiesa seicentesca e custode all'interno di un pregevole altare barocco e dipinti del XVII secolo. In frazione Polanesi, infine, nella sagrestia della parrocchiale di San Martino, è conservata un'urna cineraria romana.
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