con insediamenti gallici rinvenuti ad alte quote
La valle, a differenza di altre che rivelano insediamenti remoti, conserva poche tracce della sua antichità se non qualche resto di castellare protostorico ritrovato a Cusiano e a San Rocco di Pejo. Segni di un passaggio delle popolazioni Celtiche e Retiche sono costituiti dai nomi di alcuni paesi quali Amago, Termenago e Monclassico; antichi pure Menas, Terzolas e Magras. Gli insediamenti gallici si situarono ad alte quote sopravvivendo di allevamento bovino, mentre della logica di conquista romana fu la costruzione di castelli o accampamenti fortificati lungo le strade. A quest'epoca risalgono numerosi centri solandri come Ossana, Pellizzano, Almazzago, Dimaro, Malè e Cavizzana. Passate le tribù germaniche sorsero le rocche medievali, in seguito trasformate in residenze signorili. Dopo tale periodo la valle appartenne al principato vescovile di Trento e da allora si iniziò ad elaborare il dialetto solandro, che è una variante del trentino con flusso lombardo, accenti e pronuncia arcaica. Il Trentino entrò nell'ambito culturale e statale germanico durante il dominio di Ottone I nel 952 e vi rimase fino al 1918. Numerosi furono i contrasti con il Tirolo che, nonostante teorici difensori del vescovo di Trento, nella realtà spesso accamparono pretese territoriali, tanto che anche la Val di Sole, tra i secoli XIII e XIV, cadde più volte sotto il suo dominio. Nel 1407 e 1477 avvennero delle insurrezioni contro i funzionari vescovili, e nel 1524 la rivolta ugualitaria, scoppiata nella Selva Nera in Svevia, propagò anche in Val di Sole. Placate dal vescovo Bernardo Clesio, le lotte si conclusero con l'allargamento dei privilegi alle popolazioni. I secoli avvenire furono intervallati da pestilenze e carestie. Protagonisti delle vicende medievali e della prima età moderna in Val di Sole furono i nobili castellani che si trasmisero privilegi e poteri nel corso dei secoli. La fine di tale realtà avvenne definitivamente nell'Ottocento con l'arrivo dei francesi prima, e degli asburgici poi, che presero definitivamente possesso della valle. Per la Val di Sole l'avvenimento più importante fu la prima guerra mondiale quando, nel 1915, il fronte con l'Italia, che scorreva fra l'Adamello e l'Ortles-Cevedale, fu teatro di scontro fra le militanze imperiali e gli alpini italiani nella Guerra Bianca.
|