Frazione caratterizzata da un discreto agglomerato abitativo e tipico per il vino locale attualmente ancora prodotto in discreta quantità. Attualmente vi risiede un' azienda agricola con produzione di latte e animali da ingrasso.
Nelle vicinanze esisteva un avamposto documentato nel 1164 dall'infeudamento di Federico Barbarossa ai Malaspina e citato in un atto del Registrum Magnum per l'affitto di Bernardo Balbi al Comune di Piacenza. Nel 1390 fu affidato ai Malaspina del ramo dei marchesi di Mulazzo. Non rimane traccia forse edificato su un groppo roccioso sopra il paese; ancora presenti i capannoni di legno per il ricovero degli attrezzi agricoli.