con i giovedì dei monaci, dei preti, delle vedove, dei cornuti, dei celibi
Durante il Carnevale in passato ci si intratteneva allegramente fra musica e danze popolari come ad esempio la pìzzica-pìzzica ossia la tarantella, questi incontri erano all’insegna della danza e dei giochi burleschi, accompagnati da un bicchierino di vino. Secondo la tradizione il calendario di carnevale era scandito per giovedì. Infatti esiste il giovedì detto dei monaci, seguito da quelli dei preti, delle vedove, dei cornuti o coniugati e infine quello dei celibi detto dei pazzi. Il martedì grasso era l’ultimo giorno dedicato al Carnevale per le strade la gente si riversava assistendo a rappresentazioni satiriche inscenate da commedianti improvvisati. A sera inoltrata si svolgevano i funerali del Carnevale che assumeva le sembianze di un fantoccio denominato mammòce de Carnièle. da www.martinafrancatour.it
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