Filippo I D'Angiò creò lo stemma
secondo gli storici locali, le origini di Martina Franca risalirebbero al sec. X, quando sul Monte di San Martino sorse un piccolo villaggio di profughi tarantini, sottrattisi alle continue devastazioni saracene. La fondazione giuridica del borgo risale invece al 1300, quando il villaggio venne ampliato da Filippo d'Angiò, Principe di Taranto, il quale, per favorire lo stanziamento, concesse agli abitanti delle franchigie. Una particolarità che diede origine al nome della città, denominata "Franca" proprio per il privilegio concesso ai suoi abitanti e "Martina" in onore di San Martino, patrono della Cavalleria Francese. Lo stesso Filippo I D'Angiò creò lo stemma della città.
Intorno alla città venne edificata una cinta muraria e torri di difesa, delle quali sono ancora leggibili: la Porta Stracciata, la Porta di S. Francesco, la Porta del Carmine e l'Arco di S. Stefano. Martina Franca nel sec. XV diventò poi feudo aragonese e nel sec. XVI ducato dei Caracciolo, nobile famiglia napoletana, che nella seconda metà del '600, con Petracone V, provvide all'edificazione dell'attuale Palazzo Ducale, sul luogo ove anticamente sorgeva il Castello degli Orsini.
Nel 1646 gli abitanti di Martina, guidati da un fabbro conosciuto come "Capo di Ferro", si ribellarono al ducato dei Caracciolo che, comunque, custodirono il loro feudo sino al 1827. Nel '700 la città conobbe il suo massimo splendore, che interessò una forte crescita economica, rivolta principalmente al settore agricolo e dell'allevamento, nonché un miglioramento dell'assetto urbano, che conferì un nuovo e spettacolare aspetto all'attuale nucleo antico martinese. Nel 1799, durante i moti repubblicani, la cittadina prese parte alle idee liberali, sino al 1861 (Unità d'Italia).
da www.martinafrancatour.it
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