da visitare la chiesa di San Nicola di Mira
La prima notizia attendibile su Alfano la troviamo nei Registri Angioini dove si afferma che gli abitanti di questo luogo avevano nascosto tre fuochi per cui dovevano pagare una multa di 22 tari e mezzo. Il 4 Febbraio 1946 Re Ferrante II concesse a Giovanni Carafa, nobile napoletano, il territorio di Alfano insieme a quello di Policastro, S. Giovanni a Piro, Bosco e Torre. Nel 1669 era in possesso di G. Andrea Bernalla, famiglia che lo possedeva ancora nel '700. Da vedere: il Palazzo dei Baroni Speranza di Laurito, che lo donarono alla Curia, dotato di una corte centrale; ed il Palazzo baronale Novelli, risalente all'inizio del '700, presenta un grande ingresso in pietra lavorata, con un monumentale portale d'ingresso, in legno massiccio. Merita una visita anche la chiesa di San Nicola di Mira, rinnovata durante il XVIII secolo e restaurata più volte, conserva fra l'altro un'acquasantiera, costituita in pietra calcarea e risalente al primo '500. Tra le feste religiose ricordiamo quella di S. Nicola di Mira, patrono di Alfano. I festeggiamenti si tengono il 6 dicembre di ogni anno, ma già dal 27 novembre è possibile partecipare alla novena; e la festa di Santa Sofia, che inizia il 6 maggio e si protrae solitamente fino al 15 maggio, giorno della processione alla quale partecipano anche alcune donne che portano in testa le caratteristiche cénte, formate da candele disposte a piramide il cui vertice è rappresentato da un fascio di fiori, mentre ai quattro lati scendono dei nastri variopinti. Queste cente rappresentano un voto alla Santa.
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