in veliero con Beppe e Silvia lungo l'Arcipelago della Maddalena
Per chi ha la fortuna di poter scegliere, questo è un periodo, insieme a maggio e giugno, tra i più belli per vivere questi incantevoli luoghi, e parlo del mese di settembre. E' infatti una splendida giornata di settembre quella che trascorro in compagnia di Beppe e Silvia sul loro veliero dal curioso nome "Dovequinto", con il quale vengono organizzate uscite di uno o più giorni. Quella odierna è una escursione lungo l'Arcipelago de La Maddalena, partenza ore 9.00 e rientro previsto alle 18.00. La località dove mi verranno a recuperare non è un luogo qualunque, bensì Porto Raphael, un esclusivo borgo, gioiello della natura, a pochi minuti da Palau. Poche strade, una spiaggetta e un'affascinante piazzetta dove si sono intrattenuti i personaggi più noti ed amati dello spettacolo, del cinema, dello sport. Arrivo con qualche minuto di anticipo e in una quiete rasserenante, posso apprezzare un mare tranquillo lievemente increspato da un flebile soffio di vento. L 'aria pulita, limpida dona colori vivi ed intensi ideale per le videoriprese amatoriali nelle quali intendo cimentarmi. A bordo di Dovequinto quest'oggi saremo in compagna di un gruppo di francesi accompagnati da Narci, simpatico e robusto animatore, punto di riferimento per i turisti ospiti in alcuni villaggi della zona. E' la graziosa e dinamica Silvia che viene a prenderci al molo di Porto Raphael con il gommone che ci porterà su Dovequinto che, ormeggiato al largo, è pronto per salpare. Una volta saliti e presa postazione, si parte. Il vento oggi è sufficiente per consentire solo una parte di tragitto a vela, che isseremo fra qualche ora. Veniamo sospinti pertanto dall'energia dei motori verso la prima destinazione rappresentata dall'isola di Spargi. Una sosta a Cala Corsara, poi a Cala Gavetta e già ho messo in moto sia il mio inseparabile diario, sia la telecamera che impressiona la magnificenza che già riempie i nostri occhi. In un istante realizzo la difficoltà, o forse l'impossibilità di tradurre le emozioni e le sensazioni, forti e crescenti, in parole scritte e raccontate, come fosse inenarrabile quanto certi luoghi producano alla propria anima. Sono riflessioni ricorrenti per chi di mestiere è narratore, immancabili in occasioni come questa, alle quali sono abituato a reagire e convincermi che no, non è così. Uscito fuori da tali considerazioni lunghe pochi secondi, scorgo gli amici francesi che si scambiano con occhiate il loro stupore, il loro incanto... L' acqua ha mille sfumature, i colori e i riflessi sono cristallini, poi il verde, poi un colore ancora più intenso e poi sfuma in un azzurro luminoso, venti o forse trenta o più metri sotto di noi, e il fondo lo scorgi, la trasparenza disegna sul mare l'ombra ben definita della nostra barca. E' normale, certo, per Beppe e Silvia, tutto questo, potrebbe essere normale; questi sono i loro luoghi, è il mare che solcano ogni giorno; di ogni isola, di ogni tratto di costa conoscono ogni scoglio, forse ogni pietra, ogni scorcio. Potrebbe essere normale è la visione di ogni giorno, quindi. . . ma non è così. Anche per loro ogni volta è un'emozione nuova, lo si legge sui loro volti, nei loro occhi; si intuisce così che ogni giorno è un giorno nuovo, che ha in serbo sempre mille opportunità per stupire e per renderlo diverso da quello precedente, che concede sempre nuove emozioni; perché il mare è vivo, si muove, e muove così il paesaggio intorno, cambiano le luci, le sfumature, le ombre; sempre diverse e sempre nuove, ed è così sempre come una prima volta. Allontanandoci da Spargi, la direzione ora è Budelli, con a fianco Santa Maria e dietro Razzoli. Beppe chiama al telefono l'amico Mauro, guardiano dell'isola di Budelli. Da quattordici anni Mauro vive sull'isola, lui e il suo amico fidato Romeo, un piccolo meticcio che ricorda un barboncino, o forse lo è. Mauro raggiunge con un precario gommone il nostro veliero per accompagnarci sulla "sua" isola dove, percorrendo un sentiero che corre a pochi metri dalla mitica Spiaggia Rosa, racconta e spiega tante cose, poche rispetto a ciò che conosce, ma che lasciano ben intendere il grande rispetto che nutre per l'ambiente e per la natura, essenziale presupposto per il benessere dell'umanità. Tra le parole scorgi tanta saggezza, quella di una persona, semplice e cosciente di una scelta decisa e coraggiosa, che lo ha portato ad abbandonare l'insegnamento per approdare su quest'isola che deve tanto a quest'uomo, tanto esile nell'aspetto, quanto forte nello spirito. Le sue parole sono l'ideale sfondo ad una visione paradisiaca che volge troppo presto al termine, poiché prendiamo la via del ritorno con la voglia di rimanere, producendo un effetto di camminata al rallenty, verso il gommone che riporterà i nostri pensieri su Dovequinto. Saliti a bordo, l'itinerario prosegue, tra un bagno e l'altro nelle naturali piscine dell'arcipelago, al largo di piccoli arenili da sogno. E da sogno è stata l'intera giornata, che purtroppo ti accorgi sta volgendo a termine, con il sole che lentamente cala, e otre vedi già la luna, piena in questi giorni, che rischiarerà la notte maddalenina. Rientrando lasci qualche rigo, un pensiero, sul diario di bordo con la certezza che scriverai cose già scritte, cose già lette, perché le parole a volte hanno una forza tremenda, altre come in questo caso, un limite enorme Fai del tuo meglio, poni la tua firma, un saluto e un abbraccio a tutti, per ultimi a Silvia e Beppe, ringraziandoli della loro amicizia. Saluti Dovequinto con ancora negli occhi visioni che ti porterai a casa, e nel cuore la promessa di ritornare al più presto in questi luoghi, da questi amici... da Silvia e Beppe... su Dovequinto.
|