complesso lagunare tra i più diversificati ecosistemi umidi esistenti
52.000 ettari sono la superficie degli stagni italiani protetti dalla Convenzione internazionale di Ramsar, dei 13.000 ettari individuati in Sardegna 6.000 si trovano nella provincia di Oristano. Questo dato può aiutare a capire quale importanza ricoprano gli stagni, le saline, le lagune e le paludi nel panorama ambientale provinciale. Questo immenso complesso lagunare costituisce uno dei più diversificati ecosistemi umidi esistenti. Un bizzarro gioco di specchi d'acqua più o meno grandi, più o meno salmastri che, oltre a creare un ambiente di rara bellezza dal punto di vista paesaggistico, ospita una grande varietà di avifauna comprendendo alcune specie ormai rare. L'airone rosso, l'airone cenerino, l'airone bianco, la garzetta, la volpoca, il mestolone, il germano reale, il fistione turco, il fenicottero rosa sono, con il raro pollo sultano e il falco di palude, alcuni dei frequentatori assidui dei nostri stagni. Anche per quanto riguarda la flora questo complesso di ambienti umidi offre un quadro molto vasto e interessante. Grandi distese di salicornia fruticosa e di giunchi, diversi Limonium, alcuni dei quali endemici, lo sparto e la lisca maggiore compongono la fascia di vegetazione che avvolge le zone umide dell'oristanese. Ogni periodo dell'anno è buono per visitare gli stagni della provincia ma, grazie all'abbondanza d'acqua, i mesi primaverili sono senz'altro i migliori. La vegetazione diventa più rigogliosa ed è più facile osservare l'abbondante fauna che popola questo delicato ecosistema spesso minacciato dall'intervento dell'uomo. Esistono nel territorio guide esperte che vi possono aiutare ad accostarvi in modo adeguato a questo ambiente senza aggredirlo e facendovene conoscere le sue peculiarità.
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