tra le valli della Chiana e dell’Orcia ha un vino nobile
Ancora oggi Montepulciano si presenta ai visitatori con le stesse caratteristiche con cui si formò come centro abitato nel medioevo: su un colle che si innalza tra le valli della Chiana e dell’Orcia, sono arroccate mille case di pietra e mattoni. Sicuramente è leggendaria la tradizione che vede come fondatore del paese il re etrusco Porsenna, più probabilmente esso ebbe origine da possedimenti rurali della gens romana dei Pubblicii da cui il nome, dato alla località, di Monte Publiciano. Oggi come in passato, elemento fondamentale della vita del paese è la campagna, non solo per i beni che produce, primo fra tutti il famosissimo vino, ma anche per la verde cornice con cui circonda questo nobilissimo colle che ha dato i natali al più insigne degli umanisti, il Poliziano. Anche il centro storico del paese, ancora identico a quello di quattro secoli fa, regala indiscusse emozioni con i suoi palazzi, le sue strade, i suoi vicoli, le sue chiese. Edifici sacri e palazzi signorili sono arricchiti al loro interno da mobili rinascimentali e arredi in ferro battuto opera di laboratori artigiani i cui segreti sono stati tramandati fino ai giorni nostri. Di grande importanza e tradizione a Montepulciano è infatti il settore dell’artigianato che produce opere di alta scuola ed elgante fattura in legno, ferro battuto, ceramica, oro, alabastro, pelle e soprattutto a mosaico. Dalla prima domenica d’Agosto, fino alla fine del mese, è possibile ammirare i lavori delle numerose botteghe alla Mostra Interprovinciale dell’Artigianato, ospitata da più di trenta anni nella Fortezza. Oltre a questa fiera, gli appuntamenti periodici che fanno di Montepulciano un polo turistico e culturale sono numerosi e di grande attrattiva. Nel mese di Luglio, fino ai primi di Agosto, il paese è teatro di una importante manifestazione prevalentemente musicale ma in cui trovano ampio spazio anche la danza, il teatro e le arti figurative: il Cantiere Internazionale d’Arte. L’originalità di questa proposta sta nel tentativo di coivolgere attivamente la popolazione locale in modo da renderla il più possibile non solo spettatrice ma produttrice di cultura. Molto folcloristico è il Bravio delle Botti che consiste in una corsa lungo la via principale della città non, come nella antichità, con i cavalli, bensì con botti del peso di 80 kg fatte rotolare da spimgitori che rappresentano le otto contrade. La corsa viene preceduta da un corteo storico di circa 200 figuranti in costume trecentesco, ogni contrada è rappresentata da tamburini, sbandieratori, portainsegne, dame, cavalieri, dal capitano, dagli armati e dal magistrato. Per la festa della Assunta invece, sul sagrato del Duomo, si fa il Bruscello, uno spettacolo di dilettanti che ha radici popolari diffuse in tutta la valle. Lo spettacolo tratta argomenti di contenuto religioso o cavalleresco e leggende locali, prevalentemente in versi endecasillabi in ottava rima, con accompagnamento di fisarmonica e violino. Tutto l’anno è invece possibile deliziarsi con ciò che soprattutto ha reso famoso il paese: il Nobile di Montepulciano, destinato un tempo solo ai banchetti degli aristocratici. Vino rosso rubino di elevata qualità e antichissima fama, è stato uno dei primi vini italiani ad ottenere il riconoscimento della denominazione di origine controllata, il 12 Luglio 1966.
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