maestoso è il faraglione bianco noto come Pizzomunno
Vieste, - scrive Riccardo Bacchelli in « Italia per terra e per mare », - si adagia sopra il declino di uno scoglio nel mare, bianca, moresca e marina, simile ad una bella creatura spossata voluttuosamente dal bagno, che si sia sdraiata sul letto dello scoglio per prendere il sole facendosi baciare i piedi dal mare... , Grande è il fascino che la bianca Vieste « dal nome leggero e gentile come l'esitanza di un primo bacio socchiuso » esercita sull'anima e i sensi di chi la visita e vi soggiorna, sia egli un poeta, sia un semplice turista. Vieste si leva sul punto più orientale del Gargano tra due spiagge falcate. Il panorama della cittadina, visto dal mare, pare singolarmente adatto alla natura che la circonda: le case bianche e strette si appoggiano l'una all'altra, in file qua e là interrotte da vicoli a scale, spesso sormontati da archi fioriti, e da minuscole piazzette. La cittadina e il promontorio su cui sorge sono dominati dal Castello, costruito da Federico II e fortificato da Carlo d'Angiò. Gran parte dell'abitato si stende tra il castello e la piccola rada limitata dalla punta di San Felice, che si protende verso lo scoglio sul quale si erge la torre della Lanterna, e dalla punta di San Francesco sulla quale si staglia la sagoma della Chiesetta dedicata al Santo. Sovrasta le bianche case la Cattedrale costruita su un tempio romano. Al di là della punta di San Felice l'ampio arenile di San Lorenzo si allunga per sette chilometri a nord-est di Vieste. A sud, dove il promontorio strapiomba a picco sul mare con un'alta parete di roccia, si apre la spiaggia detta del Castello, morbida e candida, in dolce declivio sul mare. Solitario si leva verso il sommo della scarpata l'enorme faraglione bianco chiamato il « Pizzomunno ». Dietro le spiagge a ponente e a levante è la campagna rigogliosa di agrumeti e di vigne. Verso il sud si protende nel mare azzurro la Testa del Gargano, l'estrema punta del promontorio, cui si accede dalla nuova strada litoranea tra Vieste e Mattinata. Tra mare e terra il paesaggio è suggestivo, di una bellezza unica, incomparabile. Intorno ai faraglioni e agli scogli volteggiano, nei loro voli incessanti, i gabbiani. Vieste è la regina dello Sperone garganico, al centro di un paesaggio naturale che è tra i più belli del mondo. Le marine di Rodi, San Menaio, Peschici, per la bellezza dei luoghi e per l'ampiezza del litorale spesso ombreggiato da folte pinete, per la campagna circostante con aranceti e giardini fioriti, sono, con Vieste tra le più pittoresche di tutto il Gargano. Ai margini occidentali del Promontorio garganico, sulla costa marina si specchiano i laghi di Lesina e di Varano che possono raggiungersi seguendo la strada da San Severo a Peschici. Si scorgono poi Rodi Garganico, bianca sulla rupe, San Menaio, Peschici anch'essa adagiata su un piccolo promontorio roccioso, dolce e splendente con la sua spiaggia dorata e le basse case dominate dal Castello medioevale. Superata Testa del Gargano con la scogliera rupestre protesa sul mare, ecco l'incantevole Baia delle Zagare coi faraglioni chiomati di verde che punteggiano le acque trasparenti e turchine e nel suo seno Pugnochíuso coi modernissimo complesso alberghiero, la spiaggia privata in una silenziosa caletta, le piscine, i ristoranti, i negozi del piccolo centro residenziale, i saloni per Congressi, le sale per mostre e banchetti. E poi Mattinata coi suoi tetti di un biancore abbagliante nel verde degli ulivi e dei mandorli, il cui nome - nota Bacchelli - è sposato all'ora sorgente del giorno. Qui davvero l'incanto del paesaggio non può essere espresso con le parole. Vieste e gli altri centri del Promontorio garganico possono. essere facilmente raggiunti: con l'auto, attraverso le autostrade da Napoli a Canosa e da Rimini a Bari; per ferrovia, coi treni rapidi ed espressi sulle linee Roma-Foggia-Bari e Milano-Bari-Lecce. Vieste, Rodi Garganíco, Pugnochiuso sono collegate per via mare con le Isole Tremiti durante la stagione estiva, attraverso la linea marittima che parte da Manfredonia. Moderne, inappuntabili e dotate di ogni «comfort» sono le attrezzature turistiche e alberghiere di Vieste, Peschici, Pugnochiuso, San Menaio e altrove. Dovunque l'ospitalità è cordiale e discreta. La cucina locale considera in primo luogo la grande varietà di pesce che gli infaticabili pescatori delle marine garganiche traggono dall'Adriatico. Nei ristoranti, negli alberghi come nelle case private si preparano squisite zuppe di pesce, rese aromatiche e saporose con spezie e ortaggi delle campagne. Ma si possono anche gustare altri piatti come la « 'ncapriata », una minestra di fave secche con cicorietta amara; le « orecchiette » di pasta con cime di rape e acciughe oppure con la ricotta fresca e il pomodoro o ancora. coi ragù e il pecorino; la testina di agnello cotta al forno con contorno di patate e di « lampasciuni » le famose cipolle selvatiche che si raccolgono in Puglia, Per i vini bisognerà ricorrere al delizioso Rosso di San Severo e a quelli aromatici di Apricena e di Rignano Garganico.
da www.inmedia.it
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