Testarolo casalingo

Testarolo casalingo

piatto unico con olio e formaggio, con formaggi molli o salumi

Il testarolo casalingo è una sorta di crêpe morbida e sottile, rotonda, del diametro di circa 20 cm. Ha un colore biancastro tendente al marroncino ed ha l’odore del pane. Si ottiene dall’impasto di farina, acqua tiepida e sale e viene cotto su testi di ghisa o di ferro; si consuma come piatto unico, condito con olio e formaggio, oppure arrotolato con formaggi molli o salumi.

Si amalgama la farina con acqua tiepida e sale, fino ad ottenere una pastella molto liquida.Si scaldano sul fuoco i testi di ghisa o di ferro, preventivamente puliti e controllati nella loro integrità; una volta ben caldi vi si stende la pastella sopra in modo da formare un disco circolare. Essendo molto liquida in soli 2 minuti la pastella cuoce. Con una spatola si gira il testarolo per farlo cuocere un po’ anche dall’altra parte.

Il prodotto deve la sua tradizionalità alla particolare combinazione degli ingredienti, ai sistemi di lavorazione rimasti invariati nel tempo e alla particolarità degli attrezzi, (testi di ghisa) utilizzati.
È un piatto povero, tipico soprattutto della cucina contadina. Il testarolo casalingo viene consumato come piatto unico, condito con olio e formaggio grattato, con stracchino o salumi abbastanza grassi tagliati molto sottili, come la soppressata.
Una variante è costituita dal testarolo di Pontremoli, la cui preparazione è simile a quella del testarolo casalingo, dal quale differisce sia per le dimensioni (diametro di 40-50 cm e spessore di 4 mm), sia per il modo con cui viene consumato: essendo più spesso, viene tagliato a quadrettini, immerso in acqua bollente e gustato come primo piatto. Si produce da molto tempo e le modalità di lavorazione sono rimaste inalterate.

I testaroli casalinghi sono tradizionalmente prodotti a livello hobbistico nelle famiglie del luogo anche se ci sono molti forni che li producono per la vendita. La quantità commercializzata si può stimare in 60 quintali l’anno.

Territorio interessato alla produzione: Lunigiana e provincia di Massa Carrara.

Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione
• Utensili da cucina
• Testi di ghisa o di ferro
• Spatola per girare la pasta

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