sede di un insediamento etrusco e poi civitas romana
Come recita una famosa iscrizione sulla Porta Camomilla Siena, sempre in salita e sempre in discesa, limpida e scura, dai chiassi ripidi e stretti da cui il rosso della Piazza del Campo si affaccia accecante e improvviso, "ti apre il cuore". Già sede di un insediamento etrusco e poi civitas romana, la città fu in età medioevale una diocesi di modeste dimensioni. Alla fine del X secolo, il potenziamento della Via Francigena, che collegava il nord a Roma, favorì un forte sviluppo e la nascita di nuovi borghi, ma è l'età comunale, che per la città iniziò tra il 1125 e il 1130, a segnare l'inizio di un enorme potenziamento economico e politico tramite la stipulazione di diversi patti di alleanza e amicizia. Fu la Siena Comune, che ottenne dall'imperatore Federico II di poter battere moneta, ad assistere ad un forte incremento demografico e ondate immigratorie. In questa epoca di lotte politiche vennero proclamati gli "Statuti del Popolo” e, nella battaglia di Montaperti, l'acerrima nemica Firenze fu sconfitta. Iniziano adesso le profonde innovazioni che portarono Siena a trasformarsi in centro manufatturiero e mercantile. Nel 1326 si progetta una nuova cerchia muraria e si completa il Palazzo Pubblico, uno degli esempi più eclatanti dello stile gotico toscano, e a cavallo di ‘200 e ‘300 vengono edificati numerosi edifici tra cui il Palazzo di Giustizia, Palazzo Chigi-Saracini, Palazzo Salimbeni e il Duomo Nuovo. Risalgono invece al XIV-XV sec. Palazzo Buonsignori, oggi sede di una pinacoteca, e Palazzo Piccolomini, in cui è ospitato l'Archivio di Stato. Questo fervore di attività fu però interrotto dalla ondata di pestilenza che, iniziata nel 1348, decimò la popolazione e portò devastazioni e tensioni sociali. Dopo alterne vicende politiche che si protrassero per un secolo e passarono attraverso diversi significativi episodi quali la soppressione di una rivolta di operai salariati, la costituzione del governo dei Dieci, l'avvento delle truppe di Carlo, la cacciata dei grandi mercanti, nel 1555 la città si arrese alla Firenze dei Medici dando inizio ad un periodo di subordinazione e decadenza. La gloria della storia la riportò alla ribalta quando nel 1959 fu la prima città italiana a deliberare l'annessione al Regno d'Italia. Le più alte testimonianze dei trascorsi storici sono racchiuse tra le mura di Siena che per volere dei lungimiranti antichi amministratori, comprendono parte della vallata la cui quiete fa da contrappunto allo scalpiccio del selciato dei vicoli. Qui all’interno sono custodite la Sala del Pellegrino in Santa Maria della Scala, la Libreria Piccolomini, e la prestigiosa Accademia Chigiana. E poi ci sono i grandi spazi della Forteza Medicea che, nelle sue viscere, all'Enoteca Italiana, nasconde i vini più preziosi di Siena, della Toscana e della penisola. La storia di Siena non è, comunque la storia di una sola città, bensì di 17 diverse “città nella città”.
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