comprende San Damiano, nota mèta di pellegrinaggio
Situato sulla strada provinciale che porta a Carpaneto, il centro fu colonizzato dai romani, ma fu sicuramente fondato dai Longobardi tra il VII e l’VIII secolo e chiamato con il nome di Vico Sahiloni sostituito verso la metà del IX sec. con Sancto Georgio. Nel Mille subì distruzioni causate dagli scontri tra opposte fazioni: nel 1090 fu dato alle fiamme il castello, nel 1242 e nel 1244 le milizie dell’Imperatore Federico II di Svevia incendiarono il paese, nel 1300 si scatenarono le dispute tra guelfi e ghibellini, nel 1443 il paese venne devastato da Francesco Piccinino per ordine di Francesco Sforza, infine nel 1700 la battaglia più combattuta fu quella delle truppe napoleoniche contro l’esercito austro-russo. Nel 1800, passata l’era napoleonica, nasce l’attuale Comune di S. Giorgio. Da visitare la Rocca, costruzione di stile medievale circondata da un bellissimo parco recintato eretta dagli Anguissola nel 1604; il Castello, attualmente sede del Comune, risalente alla fine del XIII sec.; la chiesa parrocchiale edificata nella seconda metà del 1600 al posto di una chiesa romanica, il campanile è invece del 1916; al suo interno di notevole pregio il coro ligneo del 1765 e un maestoso armadio barocco. Notevole è inoltre Villa Gazzola, del 1610, inserita in un magnifico parco. Il territorio comunale comprende le frazioni di San Damiano, frequentata mèta di pellegrinaggio, Centovera con la cosidetta torre degli Anguissola e Viustino che conserva dell’antico fortilizio il solido torrione.
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