è la stazione centrale della capitale
Raggiunta Piazza della Repubblica a piedi dalla Stazione Termini o scendendo alla fermata della metropolitana, entriamo nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, ideata da Michelangelo tra il 1563 e il 1566, che ricavò la chiesa dalla parte centrale delle Terme di Diocleziano. All'interno si trova una particolarità: la Meridiana fatta disegnare sul pavimento da Clemente XI nel 1703 per segnalare il mezzogiorno. Attorno, sulle pareti, sono distribuite dodici pale d'altare, tra queste quelle dipinte dal Domenichino, Carlo Maratta, da Francesco Romanelli e dal Pomarancio. Usciti sulla piazza s'incontra la Fontana delle Naiadi che venne realizzata nel 1888, a cui si aggiunsero nel 1901 i quattro gruppi bronzei delle ninfee su mostri marini scolpiti da Mario Rutelli. Mantenendoci sulla destra percorriamo Via Emanuele Orlando e subito dopo il Grand Hotel incontriamo la Fontana del Mosè, ideata nel 1587 da Domenico Fontana. Di fronte, su lato di Via XX Settembre, svetta la chiesa di S.Maria della Vittoria, nome che si deve ad un'immagine della Madonna trovata nel Castello di Pilsen che si ritenne propiziatrice della vittoria dell'esercito asburgico nel 1620 sulla città protestante di Praga, ma la chiesa è famosa soprattutto per accogliere la scultura dell'"Estasi di Santa Teresa" realizzata da Gianlorenzo Bernini. Dall'altra parte della piazza si raggiunge invece la Chiesa di Santa Susanna, costruita sul luogo dove abitava la giovane santa che venne uccisa per aver rifiutato di sposare il figlio dell'imperatore Diocleziano. Da qui torniamo indietro per Via Emanuele Orlando, superiamo la fontana e oltrepassati i giardini ci ritroviamo di fronte ad una delle sedi del Polo Museale Nazionale Romano in cui è esposta una vasta collezione di sculture romano elleniche ed un'interessante sezione numismatica, con le monete dell'Impero fino al periodo Medioevale. Usciti dal museo proseguiamo dritti, e lasciata sulla sinistra la Stazione Termini scendiamo per Via Cavour per circa cento metri fino a Piazzale dell'Esquilino. Qui voltiamo a destra per trovarci all'angolo con Via Urbana, che ci conduce in cinque minuti alla basilica di Santa Pudenziana. Intitolata alla sorella di Santa Prassede, la chiesa sorge su una casa romana dove nel II° secolo esisteva già un impianto termale. Ritornati a Piazzale dell'Esquilino s'intravede la parte tergale della maestosa basilica di Santa Maria Maggiore. Fondata dal pontefice Liberio nel 352 d.C dopo aver avuto una visione della Madre di Cristo, restaurata da Sisto III° dopo il Concilio di Efeso del 431, custodisce gli importanti mosaici medioevali di Jacopo Torriti e numerosi affreschi, tra i quali quelli eseguiti da Guido Reni. Usciti dalla basilica attraversiamo verso il lato destro per seguire Via dell'Olmata e voltare subito a sinistra a Via di Santa Prassede, dove ci attende uno spettacolo di luce e colori nella basilica in cui si trova la Cappella di San Zenone, il più importante monumento bizantino di Roma. Ritornati di nuovo sulla strada, proseguendo in avanti, ci ritroviamo su Via di S.Martino ai Monti. Da qui camminiamo sempre dritto per dieci minuti, percorrendo Via Giovanni Lanza fino ad arrivare al semaforo. Sulla destra s'intravede la chiesa di Madonna dei Monti, costruita nel 1580 per celebrare il rinvenimento di una miracolosa immagine di Maria. Tornando indietro davanti alla metro di Via Cavour ci aspetta la scalinata che conduce a Via delle Sette Sale e subito dopo alla chiesa di S. Pietro in Vincoli, celebre per ospitare la statua del "Mosè" di Michelangelo all'interno del mausoleo di Giulio II°. Una volta usciti proseguiamo per Via Eudossiana per raggiungere il Colosseo ed iniziare così l'itinerario successivo.
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