Parco Ducale

Parco Ducale

con il settecentesco giardino

Il Giardino Ducale, che si presenta ora in aspetto settecentesco, fu però ideato da Ottavio Farnese duca di Parma e Piacenza verso il 1560, che ne fece il parco di una villa a sua volta ottenuta da un'antica pusterla, con siepi di rosmarino e mirto, querce, platani e abeti alpini, alberi da frutta e ortaggi, oltre a moltissimi agrumi in vaso, ricoverati d'inverno in capanni riscaldati, peschiere e boschetti.

La costruzione della peschiera, il laghetto al centro del parco, fu voluta da Ranuccio II nel 1690, per rappresentarvi una naumachia in occasione delle nozze del primogenito Odoardo con la figlia dell'Elettore Palatino.
Nel 1745, durante la guerra di Successione austriaca, gli alberi secolari del giardino vennero tagliati e bruciati per alimentare i fuochi delle truppe.
Solo con l'arrivo di don Filippo di Borbone nel 1749 venne rifatto completamente su progetto di Ennemond Alexandre Petitot, con sculture di Jean Baptiste Boudard e di Pierre Costant.

Passato al Comune dopo l'unità nazionale, il parco fu aperto alla cittadinanza. Per assecondarne la funzione pubblica vennero abbattute le mura con le terrasses e vennero aperti nuovi ingressi tra cui quello verso Ponte Verdi, che collega il Giardino al centro città. La carenza di manutenzione e l'uso improprio di alcune sue zone hanno successivamente accelerato il degrado del parco, facendo decidere per il recente, completo intervento di restauro.
Nel progetto settecentesco era contemplato lo spargimento di statue e arredi finto boscherecci e arcadici, congrui all'epoca. Dodici sono le statue ospitate e cinque i vasi monumentali in marmo di Carrara, opera di Jean-Baptiste Boudard (1710-1768). Le statue sono raggruppate in tre coppie (Zefiro e Flora, Bacco e Arianna, Apollo e Venere) e un gruppo di quattro davanti al Palazzo (Pale, Trittolemo, Pomona e Vertumno). Sparsi sono Venere, Apollo con la cetra e Satiro e Naiade, riprodotti in copie da tempo (gli originali sono visibili sotto la loggia ovest del Palazzetto Eucherio Sanvitale). Il Gruppo del Sileno posizionato come in origine nei pressi del tempietto d'Arcadia, è una copia da poco realizzata per preservare l'originale dal degrado.

La Fontana del Trianon (1712-1719) sull'isolotto al centro della peschiera era stata realizzata in origine per il giardino della Reggia di Colorno da Giuliano Mozzani, e solo nel 1920 venne collocata nell'attuale posizione, assecondando il gusto scenografico dei parchi alla francese. Rappresenta i fiumi Parma e Taro, e il nome è solo un riferimento alla fontana nei giardini di Versailles, a cui quella del Mozzani si ispira.


Scheda pratica per Parco Ducale

Situato nel centro storico, 10 minuti a piedi da Piazza Garibaldi
Informazioni c/o Servizio Patrimonio Artistico Comune di Parma
Tel. 0521.218882
Fax 0521.218875
www.servizi.comune.parma.it/giardinoducale

Aperto tutti i giorni
1 novembre - 31 marzo
ore 7.00 - 20.00
1 aprile - 31 ottobre
ore 6.00 - 24.00
Ingresso gratuito

Entrate da Via Kennedì e via delle Fonderie

Il suo perimetro, di km 3.2 è ideale per praticare jogging

da www.turismo.parma.it

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