Nei dintorni di Parma: Sorbolo

Nei dintorni di Parma: Sorbolo

il nome deriva dalle piante di sorbo domestico

Sorbolo, il cui nome deriva dalle piante di sorbo domestico, un tempo numerose in queste zone, presenta le prime forme d'insediamento umano a partire dall'età protostorica. In età romana, fu colonia nonché importante via di transito nelle vie commerciali tra Parma, Brescello e il Po e il suo territorio venne suddiviso in tanti possedimenti su ciascuno dei quali doveva essere posta un'abitazione (Villa Rustica) con annesse strutture di servizio, per la produzione di vasellame e oggetti di ferro bronzo. A ricordare questo periodo vi è un interessante monumento probabilmente di età imperiale; trattasi di un cippo scoperto negli anni '50 nell'orto della casa colonica, utilizzato nel '600 come pietra di fondazione, come si può dedurre da una iscrizione in essa presente. Nella fase medioevale l'attività monastica si fa carico di una importante opera di bonifica e la presenza di tali ordini religiosi svolse dal X all' XI secolo un " ruolo fondamentale nell'organizzazione strutturale e funzionale del territorio di Sorbolo, i cui poli sono rappresentati dal sistema delle Pievi e soprattutto degli Ospedali. Espressione del potere politico era il sistema di luoghi fortificati aventi ruolo difensivo e di salvaguardia dei transiti commerciali, mentre il ruolo militare di presidio più rilevante fu svolto da Coenzo, soprattutto nel periodo di maggior tensione fra Guelfi e Ghibellini, poichè il territorio sorbolese consentiva il controllo dei commerci provenienti da luoghi rivieraschi del Po. Il passaggio dell'Enza fra Sorbolo e Sorbolo Levante ed il ponte sul fiume a Coenzo vengono in seguito fortificati. Con l'Età Farnesiana si assiste all'insediamento delle classi borghesi e di famiglie nobiliari come quella dei Calvi, dei Campori Menafoglio, dei Gruppini e dei Lalatta. E' l'Enza tuttavia ad essere il "segno"che più di ogni altro ha influenzato il disegno del territorio sorbolese e che ne è stato il punto di riferimento costante per la sua storia. Con il XIX secolo e la relativa costituzione del Comune vengono realizzate nuove opere pubbliche e si vivacizza la vita sociale costituendo società, cooperative e comitati per organizzare i vari settori economici.
Parallelamente alla crescita urbana sorgono numerose case coloniche "a porta morta" che insieme a quelle "in bastonetti" della bonifica fascista, rappresentano la realtà edificata e visibile del paesaggio sorbolese; di particolare rilievo le corti dell'Azienda Marasini, che rappresenta il "diaframma verde" che tutela a tutt'oggi l'identità del paese. Nel secondo dopoguerra Sorbolo si caratterizza come centro industriale di tipo manifatturiero e assiste da allora a un trend positivo di incremento di popolazione, ponendosi quale uno tra i maggiori centri della provincia di Parma.

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