tra le più antiche della città
Questa porta, tra le più antiche della città, fu l'unica via d'accesso da Napoli all'area a nord della città sino al Cinquecento. Da essa aveva inizio la strada che conduceva alle catacombe in cui era custodito il corpo del santo patrono, e per questo motivo prese il nome di Porta San Gennaro. Un'edicola, recante un affresco di Mattia Preti, sovrasta la porta. Vuole la tradizione che Mattia Preti, valente pittore calabrese, avesse ucciso un uomo a Roma, dove si trovava per affrescare una chiesa, fuggito a Napoli, dove imperversava la peste, forzò il cordone sanitario, che impediva a chiunque l'accesso alla città, uccidendo una guardia. Condannato a morte, fu graziato dal viceré, per i suoi meriti in campo artistico. Fu, però, condannato a dipingere delle immagini sacre, in ringraziamento per lo scampato pericolo della peste, su tutte le porte di accesso alla città. Storia o leggenda che sia, non vi è alcuna traccia degli affreschi di Mattia Preti su nessuna delle porte cittadine, ad esclusione, appunto, di quello della Porta San Gennaro.
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