numerose opere esposte in cinque sale
Vi si accede dal suggestivo chiostro probabilmente trecentesco. Espone, in cinque sale, numerose opere, alcune di notevole interesse, tra cui due veli eucaristici bizantini, del XIII sec., lasciati in testamento dal patriarca di Aquileia Ottobono Robario dè Feliciani, nel 1314; un polittico degli inizi del XV sec.; Natività di Cristoforo Caselli (1502); la splendida Croce astile quattrocentesca, con tracce di smalti montata su di un basamento, dell'orafo bergamasco Bartolomeo Zucconi (1540). Liberazione di S. Pietro in carcere copia da Lionello Spada (XVII sec.); Cristo deriso e Hecce homo e la Pietà di Gaspare Traversi (Napoli 1732 c.-Roma 1769); Estasi di S. Francesco di Francesco del Cairo [S. Stefano in Brivio (Va) 1607-Milano 1665]; Sepoltura di un certosino attribuita ad Alessandro Magnasco (Genova 1667-1749; Deposizione di Ignazio Stern (1726).
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