Luoghi del Garda Trentino: Nago

Luoghi del Garda Trentino: Nago

tra il Dosso di Penede e il Dosso di S. Zeno

Stazione turistica, è un paese allungato tra il Dosso di Penede e il Dosso di S. Zeno, affacciato sulla bassa Valle del Sarca verso il Lago di Garda. E' luogo abitato fin dalla preistoria e nel suo territorio sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici. Nei documenti è citato per la prima volta nel 1171 e formava con Torbole una comunità regolata da statuti confermati nel 1647 dai Conti del Tirolo. In contrada S. Vigilio sorge la Pieve di S. Vigilio, edificio del 1194 ricostruito nel XVII secolo, fiancheggiato dalla torre romanica del campanile a bifore. Il portale della chiesa è sormontato dallo stemma Madruzzo e la cimasa accoglie la statua di S. Vigilio. L'interno è ad una navata scandita su tre campate con volte a crociera. Conserva un battistero di marmo del XVI secolo, tele del XVII e XVIII secolo e altare di marmo policromo. Nella piazzetta vicina si trova Casa Tonelli, ha forme barocche, ma, attraversato il portico, si giunge ad un edificio quattrocentesco addossato alla rupe del castello. Nella piazza superiore invece c'è la settecentesca Casa Gazzoletti e la chiesa della Trinità del diciottesimo secolo. L'ambiente del rione Portadosso ha invece una spiccata fisionomia rustica anche se non mancano prospetti di tocco signorile come quello di Casa Bonetti. Le case si allungano fino al Dosso sulla cui cime c'è la chiesa di S. Zeno. Molto antica, è stata rimaneggiata nel XVI secolo ma è ora quasi in rovina. In Via S. Lucia si trova Casa Mazzoldi con una bella bifora e un affresco veneto del 1537. Fu sede della Dogana Tirolese. Nella parte bassa del paese sorgono i Forti di Nago, esempi di fortificazioni austriache ottocentesche. Sono stati recentemente restaurati ed adibiti a uso turistico. La rupe che si protende verso il lago di Garda è coronata dai ruderi del castello di Penede. Fu sede di un castelliere preistorico e punto fortificato dei Romani. Nominato per la prima volta nel 1210 fu feudo dei d'Arco fino al XIII secolo quando passò ai Castelbarco per tornare poi ai d'Arco. Nel 1438 fu espugnato dalle truppe venete, ripreso dagli imperiali di Massimiliano I nel 1509 fu riconsegnato ai d'Arco quale Feudo Tirolese. Nel 1701 fu occupato dalle truppe di Eugenio di Savoia e due anni dopo saccheggiato e dato alle fiamme dagli eserciti del Duca di Vendome.
Particolarità del territorio di Nago sono i pozzi glaciali o Marmitte dei Giganti. Un gruppo è visitabile sotto il paese, presso la strada statale, l'altro si trova lungo la strada della Maza ad 1 Km. circa da Nago.

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