La Certosa di San Lorenzo

La Certosa di San Lorenzo

a Padula

La Certosa di San Lorenzo fu fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, Conte di Marsico e donata all'ordine Certosino.
Oltre il filtro della facciata (di gusto tardo manierista ma ingentilita da un ricco fastigio di statue e pinnacoli eseguito durante il secondo decennio del 700) si incontrano prima gli ambienti di rappresentanza e quelli per gli usi della comunità (l'appartamento dei procuratori, le foresterie nobili, il refettorio, le cucine, il capitolo, la chiesa), poi quelli per la vita più intima dei Certosini (il chiostro grande e le celle). Antistante la facciata è la grande corte esterna, delimitata da 3 bracci di fabbriche cui si accede attraverso un poderoso portale. Nella corte prospettano locali di servizio funzionali alla vita della Certosa, il frantoio, i mulini, le stalle, le scuderie; nel braccio parallelo alla facciata principale, dove si apre il portale d'ingresso alla corte, sono situate la torre degli armigeri, la cappella della Maddalena, all'estremità orientale, la chiesa dedicata a San Lorenzo, aperta ai fedeli, la spezieria, ad uso dei Certosini e degli estranei, decorata da affreschi settecenteschi in parte scialbati
La Certosa usufruiva di un'area pianeggiante molto vastapari 51.500 mq. La vastissima zona costruita è circondata da un grande spazio verde, recintato (Desertum). Questo, oltre che fornire un'ulteriore filtro, era funzionale, essendo certamente coltivato al sostentamento dei monaci.
Parte integrante del complesso è il monumento a San Brunone, datato al 1749, sistemato all'esterno dello spazio recintato ed in asse con l'ingresso principale della Certosa.

Chiostro della Foresteria
A portico e loggia, con fontana al centro, è di impianto tardo manierista. Sulla loggia affrescata con architetture e paesaggi, cui si accede da una scala a doppia rampa, si aprono gli ambienti atti ad alloggiare gli ospiti illustri, quelli della cosiddetta foresteria nobile. Sotto il porticato terreno si apre l'accesso principale della chiesa, un accesso quasi mai usato dai Certosini che raggiungevano la chiesa dalla clausura attraverso passaggi interni. La porta lignea, inserita in un portale marmoreo di gusto rinascimentale e di squisita fattura, è finemente intagliata con scene della vita di San Lorenzo e la raffigurazione dell'Annunciazione.

La chiesa
La presenza di volte a crociera e di archi ogivali indica la sua fondazione trecentesca; la presenza di elementi decorativi di gusto barocco (gli stucchi e gli affreschi) documenta consistenti interventi avvenuti nel corso dei secoli. Notevole il pavimento maiolicato e gli altari, settecenteschi, in scagliola a finto marmo.
La chiesa è divisa in due zone, una prospiciente l'ingresso per i conversi, l'altra verso l'altare maggiore riservata ai Certosini. Adiacenti al muro destro dell'unica navata della chiesa si succedono le cappelle, a sinistra dell'altare maggiore è l'accesso alla sala del tesoro, in passato ricca di statue d'argento e di arredi sacri oggi dispersi.

Il Chiostro Grande
La costruzione del Chiostro Grande (largo m 104 e lungo m 149, racchiudente un'area di 15.496 mq.) iniziò nella seconda metà del 500, per poi proseguire nei secoli successivi. Le trasformazioni più rilevanti risalgono alla metà del 500. Il chiostro grande, di forma rettangolare, ha due ordini di portici su 84 arcate. Le volte a tutto sesto sono retti da pilastri a pianta quadrata e bugna alta. Sopra le arcate del portico gira una poderosa fascia, a metope e triglifi, con i fondatori degli ordini religiosi, santi e angeli. L'area scoperta è divisa in 8 zone marginate da cordoni di pietra che si incontrano nel punto centrale dove vi è una fontana.

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