a Padula
Il Museo è allestito nella "sala ad Elle" della Certosa. Reperti di varia datazione inerenti colonne e sarcofaghi sono situati nel Chiostro dei Procuratori. Voluto da Giuseppe Fiorelli, primo direttore generale dei Musei e degli Scavi d'Antichità d'Italia e sostenuto, successivamente, anche da mons. Sacco, autore dell'opera in 4 volumi, "la Certosa di Padula", raccoglie numerosi reperti rinvenuti nel Vallo di Diano. È stato aperto al pubblico nel 1957 in occasione della settimana dei Musei. Si possono ammirare reperti dell'età del ferro, del periodo arcaico ed oltre, provenienti da Sala Consilina e da Padula. Gran parte dei reperti (oltre 20.000) non sono in esposizione per carenza di spazio, ma possono essere visionati, previa autorizzazione, da studiosi.
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