in fraz. Maiano una chiesetta è luogo di una particolare devozione
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Nel corso dei secoli ha sempre goduto di notevoli vantaggi grazie alla sua posizione geografica. Sorge nel 1152 nel borgo di un castello tenuto dal Conte Alberto Malaspina i cui possedimenti partivano dalla Lunigiana e si addentravano nelle alti valli piacentine. Podenzano era quindi un avamposto verso Piacenza che non poteva esssere gradito dagli abitanti della città. L’inevitabile scontro determinò il ritiro dei Malaspina e il potente castello si trovò coinvolto in linghe lotte tra le diverse fazioni. Nel 1466 il feudo viene acquistato dagli Anguissola e non vi saranno altri cambiamenti fino al tramonto della feudalità, alla fine del XVIII secolo. Un’altra data importante ricorre nel nostro secolo e riguarda le trivellazioni che alcune ditte, tra cui l’Agip, fecero nella zona. La storia del petrolio piacentino, a parte il caso ottocentesco di Montechino e Veleia, inizia in questa zona, poi più tardi si parlerà di Cortemaggiore. Negli ultimi decenni, sempre per la sua felice posizione, Podenzano, subisce una vera e propria impennata, grazie ad una forte industrializzazione che non ha eguali in tutto il territorio piacentino. Nell’ambito comunale oltre alle frazioni di Albone, Gariga, S. Polo, Turro e Verano, meritano citazione le località di Maiano, che ospita una chiesetta attorno alla quale si è sviluppata una particolare devozione, e Altoé che, a parte la sua storia legata a famiglie potenti come i Visconti, i Gonzaga e gli Anguissola, è soprattutto da mettere in relazione ai giacimenti petroliferi precedentemente descritti.
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