persistono ancora maestri d’ascia e calafati
L’arte nel Tigullio è artigianato, ossia la capacità di produrre con maestria oggetti della vita quotidiana. I maestri d’ascia e i calafati sono ormai una rarità, ma qualcuno resiste ancora, producendo piccoli gioielli, o lavorando in grandi cantieri dove si restaurano yacht d’epoca. Nella lavorazione del legno sono molto attivi oggi come un secolo fa, i maestri di Chiavari; dai loro laboratori escono seggiole, costruite secondo la regola di Gaetano Descalzi “il Campanino”, che all’inizio dell’Ottocento cominciò a curvare il legno con il vapore e a modellarlo con il tornio. Le “tre archi” o le “parigine” sono i modelli più richiesti delle sedie, meglio conosciute come “campanino”. I pizzi macramè e al tombolo sono un’arte divenuta una rarità che si può ammirare presso il Museo del Pizzo di Rapallo. Zoagli è la patria dei velluti; come nel Cinquecento i telai in legno a mano rimasti costruiscono la trama di pochi e preziosi centimetri di stoffa. A Lorsica, in Val Fontanabuona, qualche famiglia intesse broccati e damaschi di seta sulla base di disegni antichi.
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