sorge nel fondo della gravina omonima
La più famosa e la più antica costruzione dedicate al culto cattolico di Massafra. Il santuario sorge nel fondo della gravina omonima, immersa nel suggestivo ambiente naturalistico di grotte, in un atmosfera pregna degli aromi e del mistero della "Valle delle Rose". Esso fu edificato su un probabile sito di un'antica cappella, i suoi lavori iniziarono nel 1730 insieme ad una grandiosa scalinata tufacea. Fu aperto al culto nel 1737. La sua dedica è legata al culto della Madonna della Scala, patrona di Massafra, mentre le origini devozionali si riferiscono ad una antica leggenda narrante il miracolo delle cerve. Nelle gravine massafresi infatti anticamente i cervi pascolavano allo stato brado. la leggenda vuole che alcuni di essi fossero trovati inginocchiati da due cacciatori in un luogo impervio, intenti ad ammirare un affresco bizantino raffigurante una madonna con bambino. C'è una base di verità in questa leggenda: l'affresco era appartenuto alla cripta di Santa Maria Prisca crollata intorno al III – IV secolo d.C. Sul luogo del ritrovamento fu edificato un altro tempio dedicato al culto della Madonna della “cerva” poi conosciuta come Madonna della scala dal X sec in avanti. L'interno del santuario presente unapianta a croce latina, è completamente bianco come del resto il suo esterno ed in esso sono contenute varie tele interessanti risalenti al XVI-XIX secolo. Quasi certamente alcune di queste tele provengono da altre chiese. La chiesa è a pianta quadrata, articolata sulla misura del palmo napoletano (26.46 centimetri): aula di 86 palmi, transetto di 83, presbiterio di 18, facciata di palmi 90. Nella facciata, di forme barocche di matrice locale, emerge la navata centrale, di un terzo più alta di quelle laterali; la facciata, in corrispondenza delle navate laterali, risulta inoltre molto più semplice e dimessa che nella parte centrale. L'esistenza della chiesa, seppure restaurata più volte in seguito, è documentata con certezza a partire dal XVI secolo, almeno nella navata centrale e nella navatella destra, mentre la navata di sinistra fu aggiunta solo negli anni '50 dell'XIX secolo. L'interno è articolato in tre navate divise da quattro massicci pilastri, transetto e vano rettangolare di fondo con funzione di abside. Sul muro di fondo, in una nicchia, si trova un affresco duecentesco, rappresentante una Vergine con Bambino, con caratteri ancora tipicamente bizantini. L'edificio, per via della sua collocazione e delle leggende ad esso legate è da sempre meta di pellegrinaggi e di giovani coppie che si contendono la possibilità di celebrarvi il loro matrimonio. Il fascino esercitato da questo santuario ha contagiato poeti e cineasti, non a caso alcuni cortometraggi e miniserie televisive (fra cui alcune di fattura Mediaset e Rai) lo hanno visto come scenario.
da www.comunedimassafra.it
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