a Piacenza si aprono di fronte alla Stazione Ferroviaria
È il più grande spazio verde della città (mq. 20.000 ca.). Fu voluto da Giacomo Costa nel XIX secolo che acquistò un'area di circa 32 pertiche piacentine non distante dal suo palazzo di via Roma, trasformandola in un ampio giardino all'inglese, percorso da sentieri curvilinei, macchie arboree diversificate, grotte, tempietti. Venne progettato dal cremonese Giovanni Motta che dipinse anche sul muro di cinta, ora scomparso, una prospettiva con un castello immerso in una foresta. Alla morte del conte (1880) il parco, già aperto regolarmente alla cittadinanza venne venduto al Comune che ne sacrificò una parte utilizzandola per sistemarvi il piazzale antistante alla stazione ferroviaria. In quella circostanza se ne affidò il riassetto (1893) alla ditta torinese di Giuseppe Roda, attiva anche per casa Savoia. Un tempietto, una grotta e un obelisco è quanto sopravvive dall'antico giardino abbellito anche da busti raffiguranti piacentini illustri. Tra le sue speci arboree sono due cedri del Libano, un faggio rosso, una soforae un boschetto di pini neri. Sul lato nord del parco, nelle vicinanze del piazzale della stazione, si erge il monumento bronzeo a Giuseppe Garibaldi, realizzato nel 1899 da Enrico Astorri.
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