cosa fare anche per irritazioni da meduse e ricci
Colpo di sole
Una prolungata esposizione al sole accompagnata da una inadeguata protezione del capo provoca, in alcuni casi, il rigonfiamento del cervello (edema) e l'infiammazione delle meningi. La pelle subisce un eccessivo surriscaldamento, tuttavia successivamente a mal di testa, nausea e vertigini, può portare a perdita di conoscenza e delirio. E' necessario intervenire con prontezza e sottoporsi, in particolare i più piccoli, alla visita di un medico, mentre nell'immediatezza effettuare le seguenti operazioni: in un ambiente fresco e areato, al riparo da luce forte, distendere e alzare le gambe verso l'alto, togliendo gli indumenti in eccesso, apportare refrigerio alla nuca con ghiaccio e spugnatura di aqua fresca.
Colpo di calore
I sintomi sono mal di testa e vertigini, debolezza, sudorazione eccessiva, pelle fredda e pallida, battito cardiaco accelerato. La causa è spesso un'elevata umidità che, unita ad un'alta temperatura dell'aria o ad un'azione di fatica prolungata comporta un mal funzionamento della termoregolazione corporea. Si interviene con spugnature di acqua fredda in ambiente con poca luce, fresco e areato, da applicare sul corpo sdraiato con gambe rialzate; in seguito è efficace l'assunzione di integratori idricosalini o bevande fresche e zuccherate. In caso di bambini o di perdita di conoscenza è indispensabile l'intervento medico.
Irritazioni da contatto con meduse e ricci
E' buona norma porre attenzione, in prossimità di scogli, alla presenza di ricci di mare, a volte visibili in altri casi mimetizzati tra le irregolarità della roccia. Per estrarre le spine usare una pinzetta sterilizzata dopo aver esercitato un impacco di acqua salata sulla parte interessata. Il contatto con una medusa provoca, invece, intensi dolori producendo alla pelle striature rosse con vescicole. S'interviene lavando la parte irritata con acqua tiepida e si eliminano gli eventuali tentacoli rimasti nella pelle applicando schiuma da barba, talco o bicarbonato in polvere aiutandosi nell'asporto con un coltello dalla parte non tagliente della lama. Nei casi più gravi applicare creme cortisoniche o soluzione liquida con nove parti d'acqua e una di aceto.
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