Certosa del Galluzzo

Certosa del Galluzzo

sorge nel sobborgo del Galluzzo, a 5 km da Firenze

Monumento di eccezionale importanza sia sotto l'aspetto architettonico che per le opere d'arte che vi sono conservate, sorge nel sobborgo del Galluzzo, a 5 km da Firenze. La costruzione della Certosa fu iniziata nel 1341 per volontà di Niccolò Acciaiuoli (uomo politico effigiato fra gli uomini illustri di Firenze da Andrea del Castagno) e fu in seguito ampliata ed abbellita. Con la soppressione in epoca napoleonica, il cenobio fu spogliato di oltre 500 opere d'arte, solo in parte recuperate. Dal 1958 la Certosa è passata ai Cistercensi. Arrivando alla Certosa, si presenta subito il Palazzo degli Studi, in pietra viva, voluto da Niccolò Acciaiuoli per accogliervi giovani fiorentini da avviare agli studi delle arti liberali. Alla morte dell'Acciaiuoli, la fabbrica fu interrotta. La copertura ed i merli sono di epoca posteriore. I tre ambienti che lo compongono formano un insieme architettonico di rara bellezza.
La Pinacoteca è sistemata negli ambienti, restaurati, al primo piano del Palazzo degli Studi. Il salone in cui si entra presenta una copertura con capriate a vista, ed è illuminato da grandi finestroni. Fra i dipinti conservati spiccano i 5 lunettoni in affresco del Pontormo. Sul piazzale della chiesa (1545), si trova la Chiesa di San Lorenzo, con una facciata in pietra serena, forse di G. Fancelli (1546). Il campanile è ottocentesco. L'interno della chiesa è diviso in due parti, di cui la prima oggi serve come vestibolo. Nelle cappelle sotterranee si trova la Cappella di S. Andrea, a croce greca con volte a crociera. Nel mezzo della cappella è collocato il Sepolcro del cardinale Agnolo II Acciaiuoli, ritenuto di Donatello, ma probabile opera di Francesco da Sangallo (sec. XVI). Il Monastero inizia con il colloquio, così chiamato perché vi si radunavano i monaci, dove troviamo Gesù con la croce, terracotta invetriata di Giovanni della Robbia. Nel Chiostro grande, puro ambiente rinascimentale, maioliche di Andrea e Giovanni della Robbia. Adornavano il portico gli affreschi del Pontormo che sono ora nella Pinacoteca. Il Chiostro medio è del '500. Il Chiostro piccolo è in stile brunelleschiano.

tel. 055.2049226
ingresso: Dal 1/04 al 30/10 9.00 - 11:30; 15.00 - 17.30, dal 1/11 al 31/3 9.00 - 12.00; 15.00 - 17.00
biglietto: Ingresso gratuito

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