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del XIV secolo
Per secoli ha rappresentato il centro dell’antica città messapica. Per secoli, nel suo rettangolo, si sono avvicendati nobili e popolani per attendere ai loro affari.
In questa piazza, detta Vecchia rispetto a quella nuova del Plebiscito, sorgeva anche una settecentesca torre dell’Orologio con una vela tardobarocca, ad un solo fornice, abbattuta negli anni trenta. In un riquadro della torre, immediatamente sotto il quadrante, era dipinta la Vergine Assunta con ai piedi il patrono di Ceglie S. Antonio di Padova ed il compatrono S. Rocco di Montpéllier.
L’edificio su cui poggiava la torre, tra gli odierni Palazzi Pricipalli e Allegretti, era l’antico carcere che l’Università di Ceglie, dopo di avere abbattuto alcune vecchie abitazioni, aveva fatto costruire, nel 1568, al tempo in cui l’Italia Meridionale era governata, per conto del Re Filippo II di Spagna, da un Viceré. Sulla torre era apposto l’emblema araldico della Città.
Nella piazza si apre la porta di Giuso, ovvero di giù, in quanto consentiva l’accesso alla zona meridionale dell’antico centro urbano. Essa conta un ampio arco ad ogiva e risale al XIV secolo come la Porticella del Monterrone e quella, poi abbattuta, della Croce.
da www.ceglie.org
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