Caratteristiche strutturali del Museo Tecnico Navale

Caratteristiche strutturali del Museo Tecnico Navale

l'ingresso, la pavimentazione, le sale

Su ciascuna anta della porta di accesso al Museo è fissato un fregio di bronzo, sormontato da una corona imperiale; il fregio stesso è costituito da un’ancora con nastro svolazzante sovrapposto: i fregi provengono dalla I.R.N. Tegetthoff, corazzata austro - ungarica che portava il nome dell’Ammiraglio vincitore sugli Italiani a Lissa e che fu consegnata all’Italia dopo l’armistizio della guerra '15-'18.
Il pavimento musivo dell’ingresso contiene richiami ai primissimi navigatori dell’antichità, ricordando così al visitatore che la navigazione ha origini che si perdono nella leggenda.
Nelle due vetrine ai lati della porta notiamo alcuni modelli, tra cui zattere da pesca “Jangada”,il Kon-Tiki,due navi egizie; di notevole interesse le due teste di leone provenienti dalla Fregata Des Geneys, unità della Marina sarda portante il nome di colui che fu il primo e massimo organizzatore della stessa Marina. Vi sono inoltre alcune anfore romane, presumibilmente del I secolo a.C., recuperate dinanzi ad Albenga dalla nave Daino, ed alcuni ceppi di ancore in piombo.
In una grande vetrina sono esposti il suggestivo modello della R.F. sarda San Michele, nave ammiraglia della Divisione Albini durante le operazioni di guerra nel 1848 nell’Adriatico, e la bandiera azzurra che la Marina sarda adottò dopo il 1814 e fino al 1848. Dal centro del soffitto, infine, vediamo pendere un bel fanale ligneo, a forma esagonale, appartenente alla Nave Reale Trinacria (1900-1925).

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