... e la storia
II nome di Calvanico nel 700 è legato alla figura dell'Abate Francesco Conforti teologo di corte, regia, censure, avvocato della corona, professore di storia presso l'universita di Napoli, ministro degli interni nel governo provvisorio della repubblica partenopea, martire degli ideali di liberta. Fu condannato a morte dai Borboni, dopa la restaurazione e giustiziato il 7 dicembre 1799. Altro figlio illustre di Calvanico è stato Raffaele Conforti, figura di primo piano del risorgimento e dell' unità d'Italia; dopo l'arrivo di Garibaldi organizzò il plebiscito a Napoli; fu guarda sigilli con i governi Rattazzi e Cairoli e vice presidente del senato morì a Caserta il 3 agosto del 1880. Le tracce più recenti che testimoniano la presenza umana nell'area di Calvanico sono rappresentate da: alcuni strumenti in selce del paleolitico, qualche reperto grezzo di ceramica d'impasto della cultura appenninica del tipo d'alta quota, qualche moneta dell' eta Romana, da una punta di Cerra di giavellotto usato per la caccia della stessa epoca, da un'abbondante raccolta di cocci di vasi di varie forme, di piccole dimensioni con numerosi parti di lucerne del III e IV secolo dopo Cristo. In localita Melito, in un' area chiamata, dalla gente del luogo, "Torello dei Morti" vi sano tracce di tumulazioni d'incerta origine (ltalica?, Etrusca?, Romana?). I tratturi e Ie mulattiere che attraversano questa zona, segnano i percorsi delle acque, che sono stati sempre più frequentati dalle popolazioni che si trasferivano dall' area Nocerina - Pompeiana - Nolana, verso I' area picentina di Pontecagnano. Lo scrittore Luigi Conforti in una pubblicazione dei primi anni del novecento ha ipotizzato che CALVANICO abbia potuto avere origini dall'antica CLUVIUM i cui abitanti, dopo la distruzione da parte di Annibale, si rifugiarono sulle gole del monte Taurino (Pizzo S. Michele) e vi fondarono il campo di CLUVIO - CUVIANUM da cui CALVANICO. Comunque le tracce più certe di Calvanico si trovano consultando il CODEX CAVENSIS: 1. DOCUMENTO DCXVII - dell'anno 1009; "Una pecia de terra cum castanetium in actum CALBANICU ubi posa bocatur rotense finibus" 2. DOCUMENTO DCCCXLIII - dell'anno 1032; "Benetictu de CALBANICU ... in predicto locu CALBANICU" 3. DOCUMENTO MCCLXVII - dell'anno 1058; "Disidus filius quondam petri de CALBANICU" Nel medioevo il LOCUS Calbanicu fu via via: gastaldato Longobardo, dei Rota dei San Severino dei Caracciolo, degli Orsini. Poi fu casale del principato Citra. A seguito delle leggi di Gioacchino Murat del 1806 e 1810 fu frazione di Fisciano. E con il RD. del 30/3/1829 fu comune autonomo.
da www.prolococalvanico.com
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