Badia Fiorentina

Badia Fiorentina

fu sede dei Benedettini

Uno dei punti di riferimento nel panorama della città. Il monastero che include la Badia era la sede dei Benedettini, per cui la madre del conte Ugo di Toscana aveva fondato il complesso nel 978. Arnolfo di Cambio procederà ai lavori di ristrutturazione alla fine del Duecento, conservando solo l'orientamento dell'edificio con la parte absidale su via del Proconsolo. Nel XVII secolo, dopo i lavori di ampliamento del Quattrocento (tra cui il portico nell'atrio e il Chiostro degli Aranci, di Bernardo Rossellino), l'assetto arnolfiano viene stravolto nella pianta che diventa a croce greca, collocando l'ingresso da via Dante Alighieri. La Cappella Pandolfini, che affaccia sull'atrio quattrocentesco, è stata ristrutturata sui resti della precedente chiesetta di Santo Stefano; qui si svolgono le "Lecturae Dantis", a ricordo della prima lettura pubblica di Giovanni Boccaccio della "Divina Commedia" dantesca, avvenuta nel 1373, proprio in quella chiesetta. All'interno della Badia sono da segnalare due opere in particolare: la tomba marmorea del Marchese Ugo di Toscana, di Mino da Fiesole e l'"Apparizione della Madonna a San Bernardo", di Filippino Lippi.

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