a pianta quadrangolare con torri agli angoli
Il monastero si presenta come un massiccio complesso fortificato, sorto per ospitare i Benedettini Vallombrosani. Fondato nel 1049, esso mostra forme duecentesche nelle parti più antiche. Nel XV secolo vennero erette le mura e fu ingrandito il convento. A pianta quadrangolare con torri agli angoli, la badia è formata da un insieme di edifici. Tra questi è la chiesa di S. Michele Arcangelo, che risale al XIII secolo. L'impianto è a croce latina con un'unica navata, spartita da un tramezzo ligneo. Questo divisorio, che separa l'aula dal presbiterio, venne eseguito nel Cinquecento da Michele Confetto, converso, autore anche del coro. Al Nasini si deve gran parte della decorazione degli interni. Egli dipinse gli Apostoli lungo le pareti laterali e Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento presso il transetto. Domenico Cresti, noto pittore locale detto il Passignano, affrescò la Cappella Maggiore nel primo Seicento, mentre all'Allori e alla sua scuola fu affidata la decorazione del transetto sinistro e della Cappella di S. Giovanni Gualberto. Inoltre, sul tramezzo ligneo della navata sono poste due tavole di Michele Ridolfo del Ghirlandaio. La sagrestia conserva opere di F. Curradi e A. Filippelli. Di notevole interesse è poi la cripta romanica. Per quanto riguarda il monastero, rivisitato nel tardo Ottocento in stile neo-medievale, le sale maggiormente significative sono il Refettorio (Ultima Cena di Domenico e Davide Ghirlandaio, '400) e la Sala del Capitolo (con dipinti del Filippelli). Infine, le cucine hanno mantenuto l'antico aspetto. Il complesso è attualmente chiuso per restauri.
Via di Badia tel. 055 8071622
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