opere esposte in Villa Borghese: olio su tela
(1531 ca.) olio su tela cm. 161x193 Il capolavoro del Correggio, la Danae raffigura una delle quattro storie delle Metamorfosi ovidiane con gli "amori di Giove", commissionati nel 1531 circa da Federico II Gonzaga a Mantova per donarli a Carlo V (le altre scene a Vienna, Kunsthistorisches Museum, e alla National Gallery, Londra). Giove, tramutato in pioggia d'oro, viene accolto da Amore e Danae, mentre gli eroti (uno amor celeste con le ali mentre l'altro è terrestre) provano con la pietra da orafo la qualità della lega metallica della punta della freccia amorosa. Il Correggio, pittore di sofisticata naturalezza all'epoca dei manieristi, è stato da sempre celebrato per il suo vago colorito, reso con passsaggi impercettibili dei toni di colore creati con sottili velatture. La morbida sensualità dell'immagine ha affascinato le corti europee, infatti il dipinto ebbe molti acquirenti e viaggiò molto: Madrid (1532), Milano (1584), Praga (1621), Stoccolma (1652), Roma (1654), Parigi (1721), Bruxelles (1792), Inghilterra (1798), Parigi (inizio Ottocento), Roma (1827). L'odissea dell'opera, tra viaggi e restauri, spiega le lacune della pellicola pittorica e le perdite delle velature, ma l'insieme rimanda ancora agli antichi splendori.
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