si snoda lungo la Valle dell'Adige, da Bolzano a Salorno
Pendii e dolci colline coperte da vigne accompagnano dolcemente lo sguardo nel viaggio nel Giardino del Sudtirolo, patria di innumerevoli vitigni e del vino. Il clima mite e l'ottima qualità del suolo favoriscono la coltivazione delle uve. E le vigne hanno caratterizzato non solo il paesaggio ma anche l'architettura della regione ed il modo di vivere. Gente laboriosa, particolarmente cordiale, ospitale e gioiosa che invita a gustare un buon bicchiere di vino o una appetitosa merenda in una tradizionale cantina. Nel Giardino del Sudtirolo le vigne erano di casa già in tempi antichi, come testimoniano i ritrovamenti di semi di uva, menhir e vasi di bronzo risalenti al primo millennio avanti Cristo. I Romani, che per bocca di Tacito e Virgilio celebrarono il "vinum Raeticum", ed i monaci medievali, furono elementi attivissimi ed indispensabili nello sviluppare e tramandare la cultura e l'arte del vino, ed innumerevoli generazioni di viticoltori s'impegnarono a curare questa tradizione fino ai giorni nostri. Oggi, in Alto Adige, si coltivano a vite più di 5000 ettari di terreno, da cui si ricavano circa 400.000 ettolitri di vino. Di questi, più del 70% proviene dall'area del Giardino del Sudtirolo. Negli anni '60 venne costruita la strada provinciale 14, oggi molto più nota come "La Strada del Vino", che si snoda lungo la Valle dell'Adige, da Bolzano a Salorno. Le posizioni delle zone viticole sono le più diverse, dalle colline ai pendii più o meno ripidi e soleggiati, dalle terrazze panoramiche ad alta quota alle zone più o meno esposte al vento, ma tutte danno ottimi vini bianchi e neri, che hanno reso la zona famosa in tutto il mondo. Lungo "La Strada del Vino", si trovano tutti i paesi noti alla maggior parte delle persone proprio per il vino che vi viene prodotto. Così, se a Bolzano crescono uve dalle quali si ricavano i famosi St. Magdalener e Lagrein, poco più a nord, a Terlano, c'è il Terlano Sauvignon, un rinomato vino bianco che ben si accompagna, in primavera, ai piatti a base di asparagi, l'altro punto di forza di questo paese alto atesino. Nella vicina Andriano si estrae fin dal 1917 il porfido rosso ed è nata la prima Cantina Sociale nel 1893. Continuando questo "dolce" percorso, si arriva ai piedi del massiccio della Mendola che sovrasta i centri di Caldaro e Appiano, dove crescono vini aromatici bianchi. Il territorio su cui sorge Appiano è costellato di antichi castelli e vecchi manieri e proprio per questo è definito il "paese della nobiltà". Sui dolci pendii della Mendola crescono i bianchi Weißburgunder, il Chardonnay, ed il Pinot grigio. Nel comune di Caldaro viene prodotto un vino molto conosciuto anche al di fuori del paese: è il Kaltersee, che prende il nome proprio dal lago di Caldaro che domina il paesaggio, ma conosciuto anche con il nome di Schiava. Caldaro è nota anche per il Museo del Vino, che espone una collezione di tutto ciò che ha a che fare con il vino, la sua produzione e la sua cultura. Continuando in direzione sud, già da lontano si vede il campanile gotico del paese di Termeno che deve la sua fama alla vite del Gewürztraminer, il Traminer aromatico che da questa piccola località si è propagato in tutto il mondo. Nella parte più meridionale della Strada del Vino, si trovano poi i quattro paesi di Cortaccia, Magrè, Cortina sulla Strada del Vino e Salorno. Quest'area è nota soprattutto per la produzione di forti vini rossi come il Cabernet, il Merlot ed il Grauvernatsch. Nella fascia di media collina intorno a Salorno, si produce il Pinot Nero dell'Alto Adige, il re dei vini, conosciuto con il nome di Blauburgunder. Sulla Strada del Vino si prosegue l'escursione nel Giardino del Sudtirolo lungo il lato orientale della Valle dell'Adige per risalire verso Bolzano. In questo modo si giunge a Egna/Neumarkt, paese che già nel Medioevo era famoso per il suo mercato ed ogni anno si tiene la degustazione internazionale del Blauburgunder. Nelle frazioni sopra Egna, e a Montagna e Vadena, infatti, si trova la classica zona di coltivazione del Blauburgunder e di altri vini bianchi particolarmente forti. Infine, nel vicino paese di Ora/Auer, che si è fatto conoscere soprattutto per la Settimana di Degustazione del Vino della Bassa Atesina, crescono le viti del Lagrein. La vendemmia 2004 ha prodotto fragranti ed eleganti Pinot Bianco e Chardonnay, vigorosi Sylvaner e profumati Müller Thurgau. Il Sauvignon si presenta armonico, ben espresso ed elegante, e il Gewürztraminer tocca i livelli di eccellenza della vendemmia dello scorso anno. Fra i rossi, il Pinot Nero ha aromi fruttati e struttura fine ed elegante, i Merlot fruttati, eleganti e di buona beva, i Cabernet di buon potenziale e discreta struttura. Al di sopra della media l'annata del Lagrein.
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