adiacente una piccola chiesa rupestre apulo-greca
Si erge su una scogliera, abbracciata da due cale, e dista 8 km dalle porte orientali della città. Nel Medioevo il complesso fu adibito ad Abbazia di Benedettini, i quali avevano giurisdizione sul clero di Putignano, e ad ospedale dell’ordine di S. Giovanni Gerosolimitano (1314). Nel XII secolo, servendosi di materiale recuperato, i Benedettini edificarono il convento e la chiesa, del cui altare non si conservano che pochi resti. Dopo varie vicissitudini e lotte faziose fra monaci che si contendevano il dominio del monastero, nel 1317 papa Giovanni XXII, da Avignone, concesse la struttura, con tutti i suoi beni, all’Ordine dei Cavalieri. Esternamente sono ancora visibili, in alto, uno stemma gentilizio del priore che fece ricostruire la struttura e il ricco portale della chiesa (databile intorno al 1200), rettangolare con archivolti a tutto sesto, ornato da fogliame e animato da volti d’angeli. Nella lunetta fa bella mostra di sé un interessante bassorilievo marmoreo che rappresenta l’Eterno tra i SS. Stefano e Giorgio. La chiesa, oltre ad essere ormai priva di una reliquia del Santo, è purtroppo “scippata” di un polittico pregevole (sec. XIII) oggi conservato in un museo americano. A pochi metri dal complesso abbaziale è possibile scorgere una piccola chiesa rupestre, apulo-greca, raggiungibile attraverso una scalinata di recente fattura. L’attestazione in loco di uno scriptorium medievale dimostra l’alto livello culturale che nell’abbazia esisteva sin dal XII sec..
di Francesco Pepe, Monopoli città unica Guida Turistica e Culturale, Zaccaria Edizioni, Monopoli 1996 da www.comune.monopoli.bari.it
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